Storia di Frank Vandenbroucke

Nasce il 6 novembre 1974 a Mouscron, in Belgio. A quattro anni è vittima di un brutto incidente: mentre assiste a un rally vicino casa sua, una macchina sbanda e lo travolge. Subisce quattro operazioni e rimane per tre mesi in ospedale.
In attesa di potersi dedicare al ciclismo (fino al '90 in Belgio non si poteva correre prima dei 15 anni), si dedica all'atletica: nell'86 a 12 anni, si frattura il gomito e qualque settimana più tardi vince il campionato nazionale di corsa campestre.
Nell'89 Frank salta in bici. Nel '91 è campione belga nella categoria "debutants", nel 1992, al primo anno juniores, ai mondiali di Atene vinti da Palumbo è terzo. Nel '93, a soli 19 anni e dopo aver saltato la categoria dei dilettanti, è già professionista nella Lotto dello zio Jean Luc.
Vince subito al Giro del Mediterraneo confermando la fama di enfant prodige, ma dopo due anni lascia la Lotto e passa alla Mapei. A 21 anni vince la Parigi-Bruxelles allo sprint, l'anno dopo conquista 14 vittorie tra cui il Giro del Mediterraneo e il Giro d'Austria. Rimane alla Mapei altre due stagioni, '97 e '98 conquistando altre 19 vittorie tra cui la Parigi-Nizza e una Gand-Wevelgem.
Nel '99 passa alla Cofidis ma la sua è una stagione travagliata: vince la Liegi-Bastogne-Liegi e dopo poche settimane è coinvolto nell'affare Sainz-Lavelot. Sospeso dalla sua squadra torna in gara ad Agosto e a settembre vince due tappe alla Vuelta, i suoi due ultimi successi importati. Al mondiale di Verona chiude al 7° posto nonostante un polso rotto. Nella stagione successiva scompare: una caduta a casa alla vigilia della Parigi-Nizza gli fa saltare la campagna delle classiche, ad agosto è ricoverato nel reparto di neuropsichiatria dell'ospedale di Roulers, in Belgio. Soffre di crisi depressive e pesa 54 chili. Lascia Chlothilde, la donna che a febbraio lo aveva reso papà di una bambina, Cameron, e si fidanza con Sara una ragazza italiana che sposerà nell'ottobre del 2000.
Lasciata la Cofidis, nel 2001 è alla Lampre ma praticamente non corre. Continua ad avere problemi, è seguito da uno psicologo e ad agosto annuncia in una conferenza stampa che non correrà più per il resto della stagione.
Nel 2002 è alla Domo ma la sua annata finisce prima di iniziare: il 28 febbraio la polizia belga sequestra nella sua casa sostanze dopanti tra cui epo e morfina. Squalificato dalla sua Federazione tornerà in gara nel finale di stagione.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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