Storia di Learco Guerra

Pur avendo iniziato tardi l'attività ciclistica e avendo debuttato da professionista a oltre 27 anni ebbe un'esplosione tale da arrivare rapidamente ai vertici e da occupare il ruolo di avversario numero uno del campionissimo Alfredo Binda. La spettacolarità e la generosità del suo comportamento, in corsa e fuori, accrebbero la sua popolarità tanto da fargli guadagnare un numero di ammiratori addirittura superiore a quelli dell'asso varesino troppo freddo e aristocratico nel comportamento. Definito la "locomotiva umana" per le potenti tirate nelle quali metteva in mostra classe e temperamento, aveva nella punta di velocità l'arma migliore per cogliere il successo. Cronoman eccezionale, nel '30 a Copenaghen trionfò nell'unico campionato mondiale disputato contro il tempo lasciando il secondo, Le Drogo, a 4'38". Si impose anche in altre prove specialistiche, come nelle gare a coppie del Giro della Provincia di Milano con Piemontesi nel '34, con Battesini nel '35, con Bartali nel '36 e nel G.P. Industria a squadre '36 con Bartali e Gotti.
Lo spunto travolgente all'arrivo gli ha permesso di cogliere trentuno vittorie di tappa al Giro d'Italia: fra queste significativa quella nella Milano-Mantova (la sua città) del '31 che gli permise, sconfiggendo addirittura Binda e Mara, di indossare la prima maglia rosa istituita per contraddistinguere il leader della corsa. Per la taglia fisica non era adatto alle salite tuttavia ha dimostrato la sua forza e la sua coraggiosa resistenza non solo aggiudicandosi il Giro d'Italia del '34, ma terminando 2° i due Tour de France ai quali prese parte, sconfitto da Leducq nel '30 e da Speicher nel '33, dopo essere stato capace di imporsi rispettivamente in tre e cinque tappe. Per cinque anni consecutivi campione d'Italia su strada ha pure conquistato a 40 anni, nella stagione dell'addio, la maglia tricolore nel mezzofondo; su pista ha dato spettacolo e colto numerose affermazioni, fra cui la Sei Giorni di Anversa nel '35 e la 25 ore di Bruxelles nel '30 con Alfredo Dinale. Fra le sue affermazioni da evidenziare quelle colte nella Sanremo '33 e nel Lombardia '34 oltre a due posti d'onore, in volata, nei Campionati del mondo '30 (primo Binda) e '34 (primo Kaers). Diventato costruttore di biciclette, la "Guerra", ha abilmente diretto molti campioni; fra gli altri Koblet e Gaul in alcuni dei loro maggiori successi. Affetto dal morbo di Parkinson è morto a 60 anni.
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