Storia di Justin Jules

Nato il 20 settembre 1986 a Sartrouville, alla periferia di Parigi, Justin è un ragazzo con il ciclismo nel sangue. Ragazzo dotato di un ottimo spunto veloce, Justin è infatti figlio di Pascal, buon professionista negli anni ottanta, con podio alla Liegi e al Lombardia, deceduto in un incidente stradale nel 1987, a soli 26 anni, quando il piccolo Justin aveva solo tredici mesi.
Cresce inizialmente solo con la madre, poi anche con il nuovo compagno della madre, una persona quantomeno difficile. Il patrigno non era una persona calorosa, non parlavano molto, ma all'inizio non stava male. Poi la situazione è degenerata e Justin vedeva che l'uomo si approfittava di sua madre; lo sentiva urlara spesso e la situazione degenererò fino all'inimmaginabile: una sera, il 18 dicembre del 2004. Oltre a trattare male la madre, il patrigno inizia a prendersela anche con i figli, diventando violento sotto l'effetto dell'alcol. Per anni Justin e suo fratello Sébastien, di tre anni più grande, non avevano risposto alle costanti provocazioni dell'uomo fino a quel tragico giorno, quando, all'età di 18 e 20 anni, scoppiano e, durante l'ennesima lite, la situazione degenera. Justin vede il patrigno colpire al volto il fratello, che reagisce tirandogli dei calci. A quel punto Justin interviene a sua volta, colpendolo con quello che trova sottomano. A quel punto, da terra, il patrigno, ancora una volta ubriaco, continua ad insultare i ragazzi e Justin, ebbro d'ira, si impossessa di una sbarra di ferro e colpisce con violenza l'uomo, prima di scappare dai vicini, dove si trova già la madre assieme al terzo fratello, di undici anni, nato dalla relazione della madre con l'uomo. Avvertita dai vicini, la polizia troverà poi René Caufield, disteso a terra, con il volto tumefatto, morto.
I due fratelli non negheranno mai le proprie responsabilità, venendo accusati, rispettivamente di omicidio, Justin, e "mancato impedimento del reato", Sébastien. Al termine di un lungo processo, nel gennaio del 2008 Justin sarà condannato a tre anni di carcere, mentre il fratello sarà assolto. Scontata la pena, cinque anni, di cui tre da scontare in prigione, Justin Jules potè poi tornare a correre per iniziare finalmente la sua carriera nel ciclismo, sulle orme del vero padre...quello che non ha mai conosciuto.
La prima squadra dilettantistica in cui Justin trova posto è il Velo Club Mureaux, nel 2006, ma è nel 2009, con l'Olympique Cycliste Val d'Oise, che arrivano i primi risultati importanti che lo porteranno, l'anno seguente, a firmare con la Vendéè U, una delle formazioni più importanti del panorama giovanile francese. Qui Justin continua la sua crescita, trovando così un contratto da professionista per il 2011, con La Pomme Marseille, una piccola formazione Continental francese. L'inizio di stagione è positivo ed in rapida sequenza arrivano discreti piazzamenti in tappe dell'Etoile de Besseges e del Giro del Mediterraneo. Le buone prestazioni continuano poi in primavera e per buona parte della stagione, fino a culminare, nel mese di ottobre, con il successo nella prima tappa del Tour of Hainan, dove batte il kazako Valentin Iglinskiy, poi vincitore della corsa.
Il 2012 vede invece il passaggio alla Veranda Rideau - U, altra formazione continental francese. Jules comincia ancora una volta con una buona serie di piazzamenti, tutti in patria, anche se la vittoria non arriva, anche perché il francese è colpito da una mononucleosi che lo rallenta e gli impedisce di esprimersi ai suoi livelli migliori, concedendogli solo qualche altro piazzamento nel corso della stagione. Il 2013, invece, con la chiusura della squadra, lo vede nuovamente tornare alla La Pomme Marseille, la squadra che lo ha lanciato e alla quale regala la corsa di casa, sua prima vittoria in Europa da professionista. A 26 anni e mezzo, se dovesse trovare la giusta continuità, potrebbe finalmente trovare la sua direzione e splendere come e più del padre.
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