17 marzo 1984 - Milano-Sanremo

Francesco Moser, che all'inizio dell'anno ha strappato a Eddy Merckx il primato dell'ora (fissato in 51,151 km/h), vince la Milano-Sanremo. Partenza alle 9.26, in vetta al Turchino (scalato sotto il nevischio) passa per primo Elio Festa, il gruppo transita con un ritardo di 4'53". Tra le vittime del maltempo il francese Bernard Hinault (nell'83 ha vinto Vuelta e Freccia Vallone), Silvano Contini (primo nella Liegi-Bastogne-Liegi dell'82), lo statunitense Greg Lemond (campione del mondo in carica), medita il ritiro pure Moser, che però rientra nel plotone grazie a una spericolata discesa. Ad Arenzano, Festa è superato dall'australiano Phil Anderson, che accumula un vantaggio fino a 3' ma a metà Cipressa è ripreso dal gruppo. Uno scatto del vecchio Wladimiro Panizza in salita, Moser si scatena in discesa contringendo gli inseguitori a rischiose acrobazie: Guido Bontempi finisce oltre un guard-rail, l'olandese Jan Raas (primo a Sanremo nel '77, campione del mondo '79, ha vinto l'ultimo Fiandre) precipita in un burrone e si salva per il miracoloso atterraggio su un ulivo (vi resta arrampicato per qualche minuto). Una quarantina di uomini in testa sulla vetta del Poggio, in discesa riparte Moser, inseguito solo dallo svizzero Alfredo Chinetti, che si stacca dopo una sbandata in curva. Vantaggio di 20" al termine della picchiata, Moser entra da solo in via Roma salutato da un tripudio quasi senza precedenti (alla fine gli farà i complimenti pure il vecchio rivale Giuseppe Saronni), la piazza d'onore va all'irlandese Séan Kelly. Era dal '53 (doppietta di Loretto Petrucci) che la classica d'apertura non vedeva due successi italiani consecutivi. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]
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