Eddy Merckx vince la sua sesta Milano-Sanremo (nel '66, '67, '69, '71, '72 gli altri successi) e dopo 47 anni eguaglia il record di Costante Girardengo ('18, '21, '23, '25, '26, '28). Partenza alle 9.30, il belga, che nel '74 ha fatto, primo corridore della storia, la tripletta Giro-Tour-Mondiale, pare imbattibile, unico rivale credibile il connazionale Roger De Vlaeminck (primo a Sanremo nel '73, vincitore della recente Tirreno-Adriatico, dell'ultimo Lombardia, dell'ultima Parigi-Roubaix); le speranze italiane sono affidate ai vecchi Felice Gimondi e Franco Bitossi e ai giovani Giambattista Baronchelli (secondo all'ultimo Giro d'Italia per appena 12") e Francesco Moser (secondo all'ultima Roubaix). Sul Turchino passa in testa un gruppetto di 21 uomini con Merckx, De Vlaeminck, Moser e Bitossi, ma la Scic di Baronchelli contiene il distacco intorno al minuto. Ricongiungimento prima di Savona, qualche scaramuccia sul Berta (1° Tino Conti), a Imperia il gruppo è ancora compatto. A 15 chilometri dall'arrivo parte l'olandese Hennie Kuiper, seguito dal connazionale Gerrie Knetemann (terzo alla recente Parigi-Nizza, primo nell'ultima Amstel Gold Race), dai belgi Willy De Geest (2° all'Amstel del '72) e Alex Van Linden e dal ligure Giuseppe Perletto. Ai piedi del Poggio il quintetto ha un vantaggio di appena 20", Perletto prova a resistere, ma dal gruppo rinvengono il belga Joseph Bruyere (gregario di Moser) col francese Guy Sibille, Conti e Bitossi, il quale cede di schianto bloccando (data la strada stretta) il tentativo di rimonta di De Vlaeminck. Nei primi metri della discesa Moser e Merckx si lanciano all'inseguimento del terzetto di testa, il primo compie l'aggancio a 1300 metri dall'arrivo, il secondo sotto lo striscione dell'ultimo chilometro. Decide una volata a cinque: Merckx parte ai 250 metri sorprendendo Moser, che non riesce a completare la rimonta e deve accontentarsi del secondo posto, terzo è Sibille. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]