Storia di Ercole Gualazzini

Atleta possente e rapido negli arrivi avrebbe potuto vincere di più se, anche per il suo temperamento generoso, non avesse preferito eseguire con dedizione e slancio un gioco tattico a vantaggio dei leaders delle sue équipes, in particolare di Gimondi, De Vlaeminck, Sercu e Saronni. Dopo un paio di stagioni a secco di vittorie con la Salvarani passò alla Max Meyer con la quale nel '69 ottenne la sua prima vittoria: la tappa di Bilbao nel Giro di Spagna. Rientrato alla Salvarani si assicurò, vincendo anche due delle tre tappe, il Giro dell'Indre et Loire '70 quindi la tappa di Benevento del Giro '71; quella di St. Jean de Monts nel Tour '72 e di Olbia nel Giro di Sardegna '73 con la Bianchi.
Passato alla Brooklyn vinse ancora una tappa del Giro (Valenza) e una del Tour (Roscof) nel '74. Nel Giro d'Italia vinse ancora a Verona nel '76 e a Trieste nel '77 per la Scic, con la quale s'impose pure nella Sassari-Cagliari d'inizio stagione.
Dopo tredici stagioni da professionista, alla fine del 1978 si ritira dall'attività agonistica con un palmares di una dozzina di vittorie.
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