19 marzo 1958 - Milano-Sanremo

Cosa mai successa prima, per il quinto anno consecutivo la Milano-Sanremo è vinta da uno straniero: stavolta tocca al belga Rik Van Looy (vincitore delle ultime due edizioni della Gand-Wewelgem). Fausto Coppi squalificato per aver corso il Giro di Toscana prima della conclusione della Parigi-Nizza (da cui si era ritirato), per la prima volta tra i partecipanti ci sono più stranieri che italiani (108 a 107). Tra i favoriti della vigilia spiccano il belga Rik Van Steenbergen, vincitore degli ultimi due mondiali (primo a Sanremo nel '54), lo spagnolo Miguel Poblet (primo a Sanremo nell'ultima edizione), il belga Alfred De Bruyne (primo a Sanremo nel '55, ha vinto l'ultima Parigi-Roubaix), le speranze italiane si affidano a Nino Defilippis, Ercole Baldini, Gastone Nencini (ha vinto l'ultimo Giro d'Italia). Partenza alle 9.44, l'iridato Van Steenbergen è costretto al ritiro per una caduta nell'attraversamento di Binasco. In vetta al Turchino passa per primo Giuseppe Cainero, con lui ci sono sei uomini, il gruppo dei migliori transita con un ritardo di 5'28". Al rifornimento di Savona i sei fuggitivi (Catalano ha ceduto sui Piani d'Invrea) hanno ancora un vantaggio di 5'16", a Varigotti (78 km all'arrivo) scende a 4'05", a Ceriale (58 km) a 3'41". Sul Capo Mele evadono dal gruppo di testa il francese René Privat (secondo alla Freccia Vallone del '57) e il belga Joseph Planckaert (terzo a Sanremo nel '56, secondo al Fiandre nel '57), che sul Cervo conservano un paio di minuti di vantaggio. Sul Berta Privat allunga, Planckaert si arrende e transita in vetta con un ritardo di 44", il gruppo dei favoriti accusa 1'28". A Imperia, 22 km all'arrivo, Privat conserva un minuto di vantaggio, a San Lorenzo al Mare il gruppo riprende Planckaert. A tre chilometri dall'arrivo il battistrada è raggiunto prima da Defilippis (autore di un formidabile quanto inutile scatto), poi dal plotone. In via Roma decide una volatona: ancora una volta il primo a partire è De Bruyne, ai duecento metri scatta però Van Looy, che taglia il traguardo con un braccio alzato precedendo Poblet e chiudendo alla strabiliante media record di 42,178 km/h. Terzo posto al francese André Darrigade, il primo degli italiani, che ormai non riescono più neanche a salire sul podio, è Angelo Conterno, quarto. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]
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