19 marzo 1956 - Milano-Sanremo

Per il terzo anno consecutivo, la Milano-Sanremo è vinta da un belga: dopo Rik Van Steenbergen (1954) e Germain Derijcke (1955), stavolta tocca ad Alfred De Bruyne (secondo al Lombardia nel '55). Assente Fausto Coppi (ammalatosi di tifo, nel '55 è stato secondo al Giro e alla Parigi-Roubaix), le speranze italiane sono affidate al "vecchio" Fiorenzo Magni (nel '55 ha vinto il suo terzo Giro) e ai giovani Nino Defilippis (nel '55 primo al Giro dell'Emilia) e Gastone Nencini (nel '55 terzo al Giro d'Italia). Partenza alle 9.44 sotto la pioggia, a Binasco scappano in undici tra cui Van Steenbergen e Loretto Petrucci (primo a Sanremo nel '52 e nel '53): a Pozzolo hanno un vantaggio di 4'31", nella scalata del Turchino, sotto il nevischio, sono raggiunti da sette uomini tra cui Derijcke e De Bruyne. In vetta passa per primo Pierino Baffi (nel '55 secondo al Giro del Veneto), il gruppo è a 1'21". Carte rimescolate in discesa, ad Arenzano comanda la corsa un gruppo (casualmente ancora di 18 unità) con Derijcke, Petrucci, Baffi, De Bruyne, Magni e Nencini (Defilippis è costretto al ritiro per una caduta sulla strada viscida). Sulla Colletta partono il nostro De Rossi, lo svizzero René Strehler e l'inglese Brian Robinson, che a Varazze hanno un vantaggio di 1'16" sul gruppo, nel frattempo aumentato di consistenza. A Finale (72 km all'arrivo) i fuggitivi vengono ripresi, poi ci provano Rik Van Looy, Eugenio Bertoglio, Giuseppe Minardi (secondo a Sanremo nel '52 e nel '53) e André Darrigade, che attaccano i Capi con 40" di vantaggio. Sul Cervo parte Darrigade, che sul Mele è raggiunto e staccato da De Bruyne e Guido Boni, nel frattempo fuoriuscito dal gruppo. Sulla vetta del Berta passa per primo il belga, poi Boni, staccato di 7", il gruppo di Magni è a un minuto. Arresosi Boni, il fuggitivo ingaggia un duello prima col gruppo, trainato dagli uomini della Nivea, poi con Magni, che a 15 km dall'arrivo tenta la rimonta solitaria. Troppo tardi: dopo sette anni (Coppi '49) sul traguardo di via Roma c'è un arrivo solitario, Magni si deve accontentare della piazza d'onore, staccato di 46". [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy