18 marzo 1950 - Milano-Sanremo

L'intramontabile Gino Bartali vince la sua quarta Milano-Sanremo dopo quelle del 1939, 1940 e 1947 (di più solo Costante Girardengo, sei). Partenza alle 8.30, c'è un unico favorito, Fausto Coppi: trionfatore delle ultime due edizioni della classica d'apertura, nel '49 ha compiuto, primo ciclista della storia, l'accoppiata Giro-Tour cui ha aggiunto i successi nel campionato italiano e nel Lombardia; se qualcuno farà quaterna, si pensa, sarà lui, non certo l'eterno rivale ormai trentacinquenne (comunque secondo al Giro del '49). Sulla vetta del Turchino passa per primo Nedo Logli (terzo al Lombardia del '49), membro di un gruppetto di nove corridori, il gruppo dei migliori transita a 1'30". In discesa attacca il vicecampione d'Italia Luciano Maggini, che a Cornigliano ha 51" di vantaggio sugli ex compagni di fuga, 1'49" sul plotone. Gruppo ricompattato dai saliscendi dell'Aurelia, al rifornimento di Savona attaccano il belga Frans Gielen e Livio Isotti, che accumulano un vantaggio di 3'. Perso un minuto per un passaggio a livello chiuso, sul Capo Mele Isotti stacca il belga, poi s'arrende alla stanchezza. A Diano Marina, praticamente all'inizio del Berta, Coppi fora e Bartali ne approfitta stroncando in breve la resistenza di Fiorenzo Magni (nel '49 terzo a Sanremo e primo al Giro delle Fiandre). In discesa Bartali è raggiunto dal francese Edouard Fachleitner e da Coppi, che ha prontamente recuperato il terreno perduto. Dopo qualche chilometro di collaborazione, Coppi tenta l'attacco, Bartali s'infuria e dopo averlo raggiunto gli si mette a ruota. Risultato: a 12 chilometri dall'arrivo il terzetto di testa è raggiunto dal gruppo dei migliori, in cui spicca il belga Rik Van Steenbergen, campione del mondo in carica, già primo in due Giri delle Fiandre (1944, 1946), una Parigi-Roubaix (1948), una Freccia Vallone (1949). Vani i tentativi di fuga di Magni e Louison Bobet, per la prima volta nel dopoguerra la corsa si decide con uno sprint, tra l'altro affollato come non mai (il gruppo di testa conta 53 corridori). Coppi tira la volata al più veloce compagno di squadra Oreste Conte, che ai 150 metri esce braccato dall'iridato Van Steenbergen. Ai 70 metri, ormai senza energie, il belga si pianta, alle sue spalle scatta fulmineo ilsorprendente Bartali che sul traguardo precede nettamente Logli e Conte. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]
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