30 marzo 1913 - Milano-Sanremo

Prima edizione in cui è vietato il cambio di bicicletta, la settima Milano-Sanremo è vinta dal belga Odile Defraye, trionfatore dell'ultima edizione del Tour de France che percorre i 286,5 km in 9h11'58", alla media record di 31,143 km/h. Partenza alle 5.52, al via 75 corridori, il cielo è sereno. A Ovada fora il temutissimo Octave Lapize, vincitore di tre Parigi-Roubaix, Lucien Petit-Breton (vincitore nel 1907 della prima edizione) ed Henri Pélissier (primo nel 1912) perdono contatto sulla salita del Turchino, in vetta alla quale passano per primi Defraye e il connazionale Louis Heusghem, seguiti a ruota da una decina di uomini: tra questi il nostro Vincenzo Borgarello, attesissimo dopo le due vittorie di tappa al Tour, che però dopo poco perde contatto causa una foratura. Ai Piani d'Invrea restano in testa in cinque: Defraye, Heusghem, Louis Mottiat, Angelo Gremo e Alfonso Calzolari. Appena superata Albenga, parte l'attacco di Mottiat e Defraye, alfieri dell'Alcyon, che si giocano la corsa allo sprint. Terzo, staccato di 4'08" è Ezio Corlaita, che come nel 1912, quando arrivò 4°, deve accontentarsi di essere il primo degli italiani. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]
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