3 aprile 1910 - Milano-Sanremo

Dopo la parentesi di Luigi Ganna, vincitore nel 1909 (doppietta con la prima edizione del Giro d'Italia), la Milano-Sanremo torna in mani straniere: 289,3 km in 12h24'00" (23,330 km/h), si impone il francese Eugène Christophe, che precede di oltre un'ora Giovanni Cocchi e Giovanni Marchese, di oltre due ore Enrico Sala. Ganna, che taglia il traguardo al secondo posto staccato di 39'30", è squalificato per aver coperto parte del percorso in auto. Partenza alle 6, in gara 63 ciclisti, mentre a Porta Genova piove a dirotto arriva la notizia che sul Turchino nevica e in molti preferiscono tornare immediatamente a casa. Il belga Cyrille Van Hauwaert, che nel freddo ha vinto l'edizione del 1908, attacca nell'attraversamento del Po su un ponte di chiatte, e poi di nuovo all'uscita di Tortona approfittando del caos suscitato nel gruppo dalle rotaie del tram che si incrociano pericolosamente in una curva. In testa si forma un terzetto dello squadrone "Alcyon", di cui fanno parte anche Octave Lapize ed Ernest Paul. Ennesimo attacco sotto il nevischio, a Ovada Van Hauwaert è primo con 3' su Lapize, 4' su Ganna, 5' su Paul, 10' su Christophe. Clima siberiano, il percorso trasformato in una pista di sci, dopo Masone la trentina di corridori ancora in gara è costretta a scendere di bicicletta per proseguire a piedi. A Campoligure arriva il ritiro di Lapize, ormai ai limiti dell'assideramento, alle 11.07 Van Hauwaert transita per primo in vetta al Turchino, seguito a 10' da Christophe, a 19' da Paul, a 22' da Ganna. Paralizzato dal freddo, il leader della corsa cade in discesa, cerca rifugio in un casolare, ma una volta riscaldatosi si rifiuta di ripartire. Lo stesso fa Paul, mentre Christophe, ben asciutto e rifocillato, continua la corsa dopo che il direttore sportivo Alphonse Baugé gli ha procurato un paio di pantaloni lunghi: sosta durata trenta minuti, si lancia all'inseguimento di Pierino Albini, che a Voltri lo precede di 7', in mezzo ai due c'è Ganna, 4' dal battistrada. A Savona la situazione si è ribaltata: Christophe è in testa, Ganna segue a un quarto d'ora, Albini a 26'. Tale è il vantaggio che il francese si ferma di nuovo per mangiare, cambiare bicicletta e tagliare i pantaloni che troppo spesso si impigliano nella catena. A Sanremo, alla fine, arrivano solo in sette. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]
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