Claudio Corti

Claudio Corti è stato uno di quei (tanti) corridori che sono passati professionisti suscitando grandi aspettative tra i tifosi, per gli ottimi risultati ottenuti da dilettanti, ma che poi non hanno almeno nell'immediato raccolto molto.
I suoi primi anni da professionista sono stai infatti difficili, faticosi, valorizzati solamente da qualche raro successo (come il giro del Friuli nel 1980).
Quando però sembrava essere destinato a ruoli di secondo piano, ecco che Corti ha invece cominciato a mettersi davvero in evidenza, prima con il secondo posto nel Campionato del Mondo 1984 dietro a Criquielion, poi con la vittoria nel campionato italiano del 1985, fino ad arrivare all'eccezionale 1986.
In quell'anno Corti partecipa al Giro con il ruolo di "spalla" dei più titolati Moser e Baronchelli, risultando preziosissimo in particolare per quest'ultimo. A seguito del crollo di Baronchelli nella tappa di Foppolo Claudio Corti viene finalmente lasciato libero di giocare le proprie carte, e finisce così il Giro al quinto posto. Nello stesso anno si registrano il bis nel Campionato italiano e la vittoria nel GP di Camaiore.
Negli anni successivi Corti corre con i gradi di capitano, ottenendo qualche piazzamento ma non di primissimo livello, e le vittorie nel Giro del Trentino 1987 e nella Coppa Sabatini 1988.
Articolo inviato da: Matteo Mariani ()
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