25 aprile 1972 - G.P. della Liberazione

Ogni anno il Liberazione diventa sempre più grande perché si svolge in una giornata indimenticabile e perché raccoglie un numero sempre maggiore di dilettanti al via. La gara è aperta ai corridori dilettanti di I e II categoria tesserati dalle Federazioni aderenti all'UCI ed ai III categoria italiani autorizzati dalla CTS della FCI. Sono oltre 200 i concorrenti alla partenza in rappresentanza di 10 paesi; Presidente di Giuria il sig. Antonio Gnagni e Direttore di Corsa il sig. Teofilo Sanson. E' la prima gara preolimpica e il CT dell'Italia, Elio Rimedio, vaglierà le prestazioni dei suoi ragazzi che aspirano alla maglia azzurra per Monaco. Le operazioni di punzonatura si svolgeranno a Cerveteri dalle ore 17 alle ore 19 di lunedì 24 aprile e dalle ore 8 alle ore 10 del 25 aprile. Il ritrovo dei concorrenti è fissato dalle ore 12 alle ore 12.30 del giorno 25 aprile a Cerveteri; la partenza verrà data alle ore 13. I corridori si misureranno lungo un circuito di 24 chilometri e 200 metri da ripetersi sei volte per un totale di 145,200 chilometri; un anello che non è difficile, ma nemmeno facile, essendo abbastanza ondulato e pieno di curve. Gli aspiranti al successo sono almeno una trentina. La pattuglia italiana (i convocati di Rimedio) è capeggiata da Francesco Moser, ma il pronostico diventa difficile scorrendo l'elenco dei Probabili Olimpici, un elenco che seguendo l'ordine alfabetico comincia con Algeri e continua con Ballardin, Benedetti, Bertagnoli, Borgognoni, Chinetti, Dominoni, Flamini, Guido Fontana, Ghibellini, Mingardi, Monfredini, Moretti, Oggioni, Ongarato, Parecchini, Piva, Ricconi, Domenico Rossi e Ruggenini. L'anno scorso fu Maffeis che piazzò il colpo gobbo in prossimità dell'arrivo anticipando le mosse del cecoslovacco Labus. Tra gli stranieri mancherà Den Hertog che di ritorno dal Giro del Marocco non ha potuto fare scalo a Fiumicino, essendo diretto ad Amsterdam con la nazionale olandese. Meritano attenzione i sovietici Basko, Osincew e Trifanov, i cecoslovacchi Fridvich e Konecny, il bulgaro Mihailov, il romeno Grigore, i polacchi Kaczmarek, Wilczek e, ancora tra gli italiani, i fratelli Baronchelli, Tullio Rossi, Frezza, Cassi, Topi, Ghezzi, Landini, Maffeis, Carpene e Fratini che cercheranno di distinguersi per entrare nelle considerazioni di Rimedio.
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