Più di mezzo secolo alle spalle e un'etichetta che lo qualifica come la classicissima di primavera: questo è il Gp della Liberazione che festeggia la 54esima edizione. Teatro di gara il circuito di Caracalla da ripetere 23 volte per un totale di 138 chilometri. Un circuito in apparenza addomesticabile, tale da suggerire una conclusione in volata, ma non è stato sempre così, anzi in più occasioni il finale ha mostrato un arrivo con pochi contendenti o addirittura un vincitore solitario. Ciò significa che le qualità richieste per imporsi in questa corsa sono più di una e si possono ritrovare solo in corridori di un certo livello e spessore. Sicuramente ci saranno numerosi movimentatori perché i dilettanti sono più guidati dall'istinto che dai tatticismi. Gli iscritti sono 288, ma per regolamento non ci saranno più di 200 concorrenti al via e questo è un segnale di protezione per l'incolumità del gruppo. Questa corsa è stata vinta in passato da Romeo Venturelli, Pierino Gavazzi, Francesco Moser, Palmiro Masciarelli, Claudio Golinelli, Dimitri Konychev, Gianni Bugno e tanti altri che si sono poi distinti tra i professionisti. Dal '95 al '98 il podio ha sempre premiato un italiano l'ultimo dei quali è stato Roberto Savoldi. E un italiano di Cassano Magnago che indossa la maglia iridata (Ivan Basso) raccoglie le maggiori indicazioni della vigilia. Possibilità di successo anche per il già citato Savoldi, per Zanotti, Semprini, Bosisio, Dal Re, Citton, Colinelli; per gli stranieri, attenzione al russo Gaintdnov, all'ucraino Fedenko, al messicano Meza e al ceko Klasa.
L'appuntamento è per le 9,45, orario di partenza.