25 aprile 2003 - G.P. della Liberazione

Si svolge sul classico circuito delle Terme di Caracalla, a Roma, l'edizione numero 58 del Gran Premio della Liberazione, classica in linea del ciclismo internazionale. Una corsa storica, dalla tradizione e dal copione consolidato: ventitré giri di un tracciato malizioso, nel cuore del centro storico di Roma, per complessivi 138 chilometri. Il "Liberazione" registra da otto anni il dominio dei corridori italiani. Sono andati ripetutamente a segno, dal '95, Valoti, Casarotto, Citton, Savoldi, Zanotti, Bernucci, Loddo e, nell'ultima edizione, dodici mesi fa, Sanvido. Complessivamente l'albo d'oro della classica registra trentanove vittorie italiane, cinque russe, due affermazioni di corridori cecoslovacchi, due inglesi, due danesi, due tedeschi, due polacchi, un sigillo a testa per jugoslavi, olandesi e spagnoli. Nomi illustri hanno comunque colorato la corsa di Roma. Masciarelli nel '75, Bugno nel '85, Konychev nel '87, Bertolini nel '93. Cipollini ha corso nel '88 giungendo secondo. Insomma, a Caracalla, spesso e volentieri, sono nati campioni. L'ultima vittoria straniera è quella del danese Petersen, datata aprile '94. Ai nastri di partenza il meglio del ciclismo internazionale, le nazionali di tutto il mondo (Russia, Ucraina, Germania, Francia, Spagna, Slovenia, Australia, tre le altre) opposte ai migliori corridori italiani Under 23. Duecentonove gli atleti iscritti; è difficile, alla luce di un tracciato tanto insidioso, sbilanciarsi nei pronostici. Citiamo, allora, in ordine sparso, tra gli italiani, Grillo, Napolitano, Lorenzetto, Garbelli, Biondo, Ermeti, Nosotti, Failli, Santambrogio, Corioni, Corsini e Curino. Al via pure Franzoi, campione del mondo di ciclocross a Monopoli. Accreditabili pure di un'ottima gara, Di Nucci e Coletta che sono stati selezionati dal c.t. Antonio Fusi per correre il Giro delle Regioni con Bragazzi, Corioni, Iannetti, Sella e Moi. Partenza alle ore 10.30 e arrivo previsto poco prima delle 14.00.
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