11 settembre 2010 - Paris-Bruxelles

La 90esima edizione della Paris-Bruxelles è caratterizzata dalla fuga iniziale che vede protagonisti Berthou (Carmiooro NGC), Delfosse (Landbouwkrediet) e lo stagista De Marchi (Androni Giocattoli). A 60 km dall'arrivo i tre hanno ancora 6'50" da gestire sul gruppo tirato dalla Ceramica Flaminia, ma il vantaggio sta lentamente calando. Team RadioShack, Quick Step, Tosport Vlaanderen, Omega Pharma, Bbox Bouygues Telecom, ISD e Vacansoleil si alternano con buona regolarità in testa al plotone, così ai meno 50 il vantaggio cala a 5'30", ai meno 40 a 4'05" e ai meno 30 a 2'30". Ai -26 km all'arrivo prova l'accellerazione Visconti, con Cretskens abile a marcare stretto il campione italiano. La sparata di Visconti dura poco (2 km), ma consente al gruppo, guidato da Omega Pharma e Rabobank, di poter vedere da vicino i battistrada, dai quali si è staccato Delfosse, e riprenderli sulla successiva côte. Di fatto l'accelerazione provoca una rottura del gruppo, con Moerenhout, Rast, Leukemans e Amorison, tra gli altri, che si trovano in testa alla corsa praticamente senza essere scattati, ed è proprio Amorison a sfruttare l'impasse almeno fino a 15 km dalla conclusione, quando è Boom a partire in progressione con Stefano Garzelli a ruota. Boom però rompe il deragliatore proprio sul più bello ed addio sogni di gloria per la fuga. Il Team Katusha lavora compatto in testa, Evans fora (ai meno 13) e parte Coenen (ai meno 12), con Jeandesbosz che è il più lesto a reagire. I due non vanno lontano, vista la guardia della Katusha, ma a questo punto è Björn Leukemans a sferrare un attacco deciso che sembra far male: siamo ai meno 9, Marcato è lesto ad infilarsi nel treno degli inseguitori per rompere i cambi, ed il belga sembra lanciato verso il successo in solitaria. La Rabobank dà l'ennesima scrollata al gruppo e McEwen, con Ventoso a ruota, è costretto agli straordinari per inseguire il sogno della sesta Parigi-Bruxelles. Ripreso Leukemans, è lo stesso Marcato a provarci con Cappelle e Vanmarcke, che a loro volta provano a rilanciare l'azione con scatti solitari. Neanche Vantomme ed Engels, sebbene più freschi, riescono a sovvertire l'epilogo in volata, che parte non appena il gruppo si riporta sugli ultimi due coraggiosi: Trofimov e Fumagalli. Dopo lo striscione dell'ultimo chilometro si muove un corridore dell'Omega Pharma, che cerca l'anticipo con Visconti a ruota; il siciliano sbaglia però tattica, visto che sulla destra della sede stradale esce come un proiettile Romain Feillu, che commette l'unico grande errore di portarsi dietro Ventoso. Lo spagnolo così salta il francese a 150 metri dall'arrivo e si va a prendere una vittoria soltanto apparentemente facile, visti i continui strappi nel finale. Lo spagnolo si impone festeggiando con un ampio margine di vantaggio sullo stesso francese della Vacansoleil, a seguire Van Dijck, Martens, Keukeleire ed Enrico Rossi.
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