1 maggio 2010 - Targa d'Oro Città di Legnano

90ema edizione della Targa d'Oro Città di Legnano, organizzata dall'US Legnanese 1913 su un percorso che ricalca fedelmente quello del GP Banca di Legnano-Coppa Bernocchi, prova del Trittico Regione Lombardia per professionisti con la partecipazione di 100 corridori dei 117 iscritti. Corsa movimentata fin dalle prime battute, sul tratto pianeggiante di una ventina di chilometri attraverso il territorio altomilanese, per mettere in difficoltà l'armata della Zalf che non si fa intimorire rintuzzando tutti gli attacchi con l'inserimento di almeno due o tre dei propri corridori fin dal primo attacco lanciato dal varesino Davide Clerici (GP Racer) al quale hanno subito risposto Luciano Barindelli (Carmiooro), Emanuele Ferro (Palazzago) e ben quattro "Zalfini", Diego Zanco, Matteo Marcolin, Giorgio Cecchinel e Francesco Sedaboni. I battistrada guidano la corsa per i primi due giri del circuito imperniato sulla salita del "Piccolo Stelvio" vanamente inseguiti da Luca Santimaria (Viris Vigevano). La reazione del gruppo, tirato soprattutto dai Carmioro, Palazzago, Viris e, a tratti, anche da Garlaschese, Fagnano Nuova e Pregnana, ricompone le fila. All'inizio dell'ultimo giro del Piccolo Stelvio la Zalf muove ancora le acque con l'affondo di Stefano Agostini e Sonny Colbrelli, che danno vita all'azione che porta al comando un settebello composto oltre che dai citati Agostini e Colbrelli, anche da Marco Canola, Alberto Cecchin e Giorgio Cecchinel tutti della Zalf oltre ai Carmiooro, Mirko Tedeschi e Mauro Vicini che nello spettacolare circuito finale di circa 5 chilometri, ripetuto tre volte e tutto disegnato in pieno centro della Città del Carroccio, irrompono con 1'20" di vantaggio sugli immediati inseguitori che non riescono a colmare il gap dai fuggitivi che così si giocano la vittoria. Tra i battistrada il tandem della Carmiooro Pool Cantu' riesce a rispondere agli attacchi che i cinque corridori della Zalf lanciano in continuazione per staccarli, ma durante l'ultimo giro del circuito cittadino devono alzare bandiera bianca in conseguenza dell'ennesimo attacco, operato questa volta da Cecchinel, a 4 chilometri dalla meta. Cecchinel vince per distacco, mentre Tedeschi ottiene la piazza d'onore staccando i compagni di fuga regolati in volata da Mauro Vicini autore di uno splendido sprint su Canola che resta ai piedi del podio di una gara che vede ben 7 portacolori della squadra di Egidio Fior tra i top-ten di giornata. Nel finale una caduta causata da un dosso dissuasore di velocità, costringe l'ukraino Maxim Averin (Palazzago) al pronto soccorso dell'ospedale di Legnano per accertamenti.
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