La Classica Sarda si disputa con partenza da Sassari ed arrivo a Olbia con la regia organizzativa della Leisure & Sport che si avvale della collaborazione tecnica del GS Emilia. Andatura altissima fin dalla partenza e dopo 34 chilometri (località Valledoria) al comando si forma un drappello di 31 unità: Agnoli, Belotti, Kiserlovski e Sabatini (Liquigas - Doimo), Da Dalto, Gavazzi e Mori (Lampre - Farnese Vini), Vantomme e Petrov (Team Katusha), Brajkovic, Hermans, Irizar e Lequatre (Team Radioshack), Felline e Gutierrez (Footon - Servetto), Visconti, Longo Borghini, Caccia e Clarke (Isd - Neri), Failli (Acqua & Sapone), Pozzovivo e Marangoni (Colnago - Csf Inox), Lefevre e Tschopp (Bbox Bouygues Telecon), Scarponi e Giunti (Androni Diquigiovanni), Chiarini (De Rosa - Stac Plastic), Colli e Gentili (Ceramica Flaminia), Rasmussen e Nimec (Miche). Il gruppo non concede troppo spazio ai fuggitivi che raggiungono un vantaggio massimo 2'57" al chilometro 52 di corsa. La media della prima ora di corsa è di 49,8900 km/h. Il drappello di testa perde progressivamente unità fino a quando, a circa dieci chilometri dall'arrivo, al comando rimangono Robert Kiserlovski (Liquigas - Doimo), Janez Brajkovic, Geoffroy Lequatre e Markel Irizar (Team Radioshack), Giovanni Visconti (Isd - Neri), Michele Scarponi (Androni - Diquigiovanni), Domenico Pozzovivo (Colnago - Csf - Inox). Dal gruppo sono usciti al loro inseguimento alcuni corridori che, riassorbiti alcuni ex-battistrada, formano un gruppetto di una dozzina di unità, composto da: Sabatini, Colli, Felline, Gavazzi Francesco, Vantomme, Clarke Simon, Failli, Petrov, Hermans, Rasmussen, Chiarini e Giunti. A circa un chilometro dalla conclusione gli inseguitori si riportano sui battistrada e la corsa si decide allo sprint. Sul lungo rettilineo d'arrivo il più veloce è Giovanni Visconti che, al termine di uno sprint serrato, precede di misura Fabio Sabatini e Geoffroyy Lequatre. Media finale di 48,278 km/h.