Storia di Raffaele Illiano

Raffaele Illiano, nato a Napoli nel 1977, inizia a correre a sette anni grazie a nonno Gennaro, direttore sportivo di una squadra giovanile di Affusaro, che gli regala una bicicletta e, all'insaputa dei genitori, gli fa correre le prime corse. Nella sua zona non ci sono mai stati grandi corridori passati poi al professionismo, ma Raffaele ottiene buoni risultati e questo lo spinge sempre di più a pensare e credere che il ciclismo potesse diventare il suo futuro e il suo lavoro. All'età di 18 anni lascia la famiglia, che vive a Bacoli, dove gestisce uno stabilimento balneare, e si trasferisce in Toscana per correre nei dilettanti. Si alternano a momenti di gioia e successi, anche grandi delusioni come la promessa di un passaggio alla Mercatone Uno mai avvenuto. Ciò nonostante tiene duro e dopo sei anni nei dilettanti, arriva la possibilità di passare grazie a Gianni Savio. Raffaele corona il suo sogno passando professionista nel 2002 con la Selle Italia. Spesso si mette al servizio della squadra, ma nel 2003 ottiene le prime affermazioni vincendo due tappe del Tour du Senegal e il Giro del Lago Maggiore. Nel 2004 si ripete vincendo il prologo e due tappe del Tour du Senegal e il Gp. Bradlo. E' protagonista anche al Giro d'Italia vincendo la maglia blu dell'Intergiro ed inoltre scollina per primo sul Mortirolo, dedicato a Pantani, e si fa 11 tappe su 20 in fuga. Al termine della stagione ci sono contatti per passare ad una grossa squadra, ma si rivelano false promesse e Raffaele rimane con Savio. Nel 2007 decide di cambiare, passando alla Ceramica Flaminia. Cerca nuovi spazi, nuove motivazioni, desidera mettersi in gioco di più, ma l'esperienza non è delle più felici. Non ottiene risultati ed inoltre si becca un virus che gli condiziona tutta la stagione. L'apice della sfortuna lo tocca nel mese di luglio quando in allenamento due albanesi in motorino lo aggrediscono per rubargli la bici mentre si sta allenando a Migliarino (Pisa). Raffaele reagisce, riesce a salvare la bici ma ne esce piuttosto malconcio. A fine stagione si trova senza squadra, ma fortunatamente i buoni rapporti con Savio lo fanno rientrare nel progetto della Diquigiovanni-Androni. La stagione 2008 si apre con la vittoria nella tappa di Gubbio della Tirreno-Adriatico e prosegue con una serie di buoni risultati, oltre al contributo che fornisce alla squadra durante il Giro d'Italia. Incredibilmente rimane senza squadra per il 2009 e nel mese di giugno, mentre si sta allenando e ha la speranza di rientrare tra i prof, è ricoverato d'urgenza ed operato presso l'Ospedale Pellegrini di Napoli, dopo che un'ecografia ha evidenziato la presenza di un papilloma all'interno della vescica. L'intervento riesce perfettamente, ma Raffaele deve stare a riposto e sfuma ogni speranza. Per il 2010 trova un ingaggio per la Aktio Group Mostostal Pulawy, una squadra Continental polacca che, tra le altre cose, avrà Gabriele Missaglia nella dirigenza tecnica.
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