13 aprile 2009 - Giro del Belvedere di Villa di Cordignano

Si corre il 71° Giro del Belvedere-31° Gp Bit Spa, seconda delle tre prove delle Internazionali del Prosecco, mini-challenge scattata domenica scorsa a Col San Martino (Tv) dove ad imporsi è stato il pordenonese Davide Cimolai (Marchiol). Lo start alle ore 13:45 dopo un minuto di silenzio per rendere omaggio alle vittime del terremoto che giusto una settimana fa ha sconvolto la provincia de L'Aquila. 156 i partenti in rappresentanza di 28 squadre e 14 nazioni, che dovranno inizialmente percorrere 10 tornate del tracciato vallonato di 12,100 km con lo strappo delle Conche di Villa da superare. Quindi nel finale la doppia scalata al "muro" del Canalet per raggiungere il Gpm di Montaner. Nei primissimi chilometri andatura moderata e il plotone resta compatto. Al km 8 primo attacco della giornata. Dopo il passaggio a Borgo Palù se ne va l'australiano Jack Bobridge (Ais). Al km 10,5 anche il croato Juraj Ugrinic (Puris) esce dal gruppo e al passaggio del 1° giro (km 12,100) primo l'australiano Bobridge, il gruppo ha un ritardo di 32". Tra due ali di folla Bobridge transita al 1° Gpm (km 12,700) con 21" su Carmelo Di Pasquale (S.Marco Caneva) e Carmelo Marchetta (Brunero) che guidano il gruppo segnalato in recupero. Al km 15 il battistrada viene raggiunto e si ricompatta la testa della corsa. Gran movimento in testa al gruppo e al passaggio del 2° giro (km 24,100) è il vicentino Marco Canola (Zalf) che anticipa di 8" il gruppo, che in breve torna compatto. Al km 30 secondo attacco di giornata. Escono allo scoperto in quattro: l'australiano Michael Matthews (Ais), Michele Gazzara (Trevigiani), Matteo Cantù (Palazzago) e il russo Sergey Scshervakov (Moscow). Nei pressi di Silvella (km 34) i quattro fuggitivi vengono riagganciati da 13 elementi. Al passaggio del 3° giro (km 36,300) i 17 attaccanti hanno 2'15" sul gruppo. I battistrada sono: Tonni (Lucchini), Leonardi (Trevigiani), Bobridge e Mathews (Ais), Cantù e Valsecchi (Palzzago), Chirukhin (Lupi), Cavasin (Marchiol), Valynin e Scsherbakov (Moscow), Tincani (Bottoli), Leveghi (Sudtirol), Favrello (Brisot Bibanese), Mair (Naz. Austria) , Melnikov (Naz. Russia) e Cecchin (Zalf). Nell'ascesa alla Conche di Villa perde contatto dalla testa il russo Alexey Melnikov. Al passaggio del 4° giro (km 48,400) ancora buono il vantaggio del drappello dei fuggitivi con Leonardi (Trevigiani) che si aggiudica il traguardo volante sull'austriaco Mair e Valsecchi (Palazzago). Il russo Melnikov nel frattempo è stato raggiunto all'inizio dell'ascesa che porta all'arrivo e il gruppo fa segnare un ritardo di 2'10". I battistrada viaggiano in perfetta armonia e al transito del 5° giro (km 60,500), con gli australiani Bobridge e Mathews a scandire il ritmo, il plotone ha un ritardo di 1'40". Lungo la salita delle Conche di Villa Kevin Leveghi (Sudtirol) è appiedato da una foratura. Al comando restano in 15 con un vantaggio che oscilla sempre sui due minuti. Al km 68 una caduta tra i battistrada vede coinvolti l'australiano Mathews e il croato Ugrinic. In breve i due si riaccodano ai compagni di fuga, mentre Leveghi è riassorbito dal gruppo. Al passaggio del 6° giro (km 72,600) Tincani (Bottoli) guida i 15 fuggitivi diretti verso il 2° Gpm della giornata. Plotone condotto dalla De Nardi Bergamasca a due minuti. Al 2° Gpm (km 73) passaggio tutto straniero: Sergey Valynin (Moscow) transita davanti al compagno di squadra Scsherbakov ed il croato Juraj Ugrinic (Puris). Sempre 2' dividono la testa della corsa dal gruppo. Al 7° giro (km 84,700) il ritardo del gruppo è di 1'40". Passaggio 8° giro (km 96,800) valido come traguardo volante: testa a testa tra Leonardi (Trevigiani), che vince, e Valsecchi (Palazzago). Terzo il croato Ugrinic (Puris). Il gruppo condotto dal veronese Aldegheri (De Nardi Bergamasca) ha ora solo un minuto da recuperare. Il gruppo, che sembrava in lenta ma continua rimonta, perde invece qualcosa al 9° giro (km 108,900). Il cronometro si ferma a 1'10" e sempre Daniele Aldegheri davanti a tutti. Manca adesso una sola tornata di 12 km prima del gran finale con le due impennate a Montaner attraverso il "muro" del Canalet. Al passaggio dell'ultimo giro (km 121), valido come traguardo volante, con leggero vantaggio passa il russo Valynin, poi Leonardi mette la ruota davanti al croato Ugrinic. Il gruppo sempre ad 1'10". Poco prima di Sarmede troviamo il russo Valynin che cerca di consolidare l'allungo portato in vista dell'ultimo passaggio sotto il traguardo. Il battistrada ha 20" sui 14 inseguitori e 50" sul gruppo compatto. Il russo attacca il Montaner tutto solo e durante l'ascesa il gruppo riassorbe i 14 inseguitori. In vista del Gpm anche Valynin è raggiunto e in testa si forma un gruppetto di 6-7 unità. Al 1° Gpm (km 127,900) l'azzurro Nicola Boem (Marchiol) scollina davanti a Matteo Collodel (Zalf) ed al figlio d'arte Moreno Moser (Lucchini). In discesa prendono il largo Boem e Collodel, ma al km 135 Modolo (Zalf), il moldavo Berdos (Brisot) e Zanco (Trevigiani) raggiungono i due battistrada. A 200 metri insegue un gruppo di una trentina di unità. A Silvella (km 136) il quintetto ha 17" sul folto gruppo alle spalle. Al passaggio dell'ultimo giro (km 138) i cinque battistrada transitano con 28" sul un primo drappello di inseguitori, il gruppo trainato da Cimolai a 1'20". Verso l'ultima decisiva arrampicata del Canalet i cinque battistrada hanno ora 30" sugli inseguitori. Inizia l'assalto decisivo al Canalet (-11 km circa al traguardo) e sale a 55" il vantaggio degli attaccanti. Dietro i battistrada emergono dagli inseguitori il russo Silin e Magazzini (Hopplà). Boem e Collodel (2° lo scorso anno) sferrano l'attacco a metà salita. Boem scollina al Gpm (km 144,400) davanti a Collodel, a pochi metri Zanco e Modolo, mentre Berdos ha perso contatto. La coppia lanciata in discesa supera il muro di Rugolo con 10" su Zanco e Modolo. A 33" troviamo gli immediati inseguitori. Le due coppie si ricongiungono a Sarmede. Al traguardo mancano 5 km. Dietro Boem, Zanco, Modolo e Collodel a 30" inseguono Felline, Berdos e Silin. I battistrada sono imprendibili e si giocano la vittoria allo sprint. E' un testa a testa tra Boem e Modolo, con quest'ultimo che si impone sul traguardo di Villa; terzo Collodel e quarto Zanco che si è rialzato. A seguire Fellina batte il moldavo Berdos e il russo Silin. Il gruppo è regolato dall'australiano Howard che brucia lo slovacco Peter Sagan e il kazako Tleubayev.
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