14 ottobre 2001 - World Championship Road Race - Lisbona (POR)

Partenza alle ore 9.30; 171 i corridori che cominciano il primo dei 21 giri previsti (di 12,1 km ciascuno per un totale di 254,1) per questa edizione dei Campionati del Mondo. E' del kazako Karat Baigudinov il primo attacco. Il fuggitivo transita da solo in vetta alla prima salita, alle sue spalle il moldavo Alexandru Sabalin, anch'egli fuoriuscito dal plotone. Sabalin riprende Baigudinov e la coppia al comando ha 35" sul gruppo. Al termine del primo giro, percorso in 17'30" (media 41,490 km/h), il ritardo del gruppo, con in testa il Belgio, è di 45". Nel corso del secondo giro il vantaggio dei battistrada supera il minuto; in testa al gruppo si alternano Olanda, Germania e Polonia. Durante il terzo giro Sabalin cade ed è riassorbito dal gruppo, mentre Baigudinov rimane da solo in testa alla corsa con ancora un minuto di vantaggio. Nel quarto giro c'è un'accellerazione in testa al gruppo, ci prova un danese, ma i tedeschi sono attenti. Al passaggio il battistrada ha un vantaggio di 1'11" sul gruppo compatto. Nel quinto giro il distacco del gruppo supera i due minuti. Prova ad evadere ancora un danese, ma è la Spagna che cerca di mantenere la corsa sotto controllo. Nel sesto giro Baigudinov è ripreso al culmine della seconda salita del circuito e, immediatamente, dal gruppo contrattaccano circa 25 corridori, tra questi Freire, Cuesta, Eladio Jimenez, Wegelius, Baranowski, Voigt, Fofonov e Figueras, ma dopo il passaggio sul traguardo il gruppo riassorbe i battistrada. Nel settimo giro ancora attivi i danesi, ma è Eladio Jimenez che attacca sulla prima salita seguito da Chavanel. I tedeschi fanno buona guardia e il gruppo torna compatto al passaggio sul traguardo. Nel frattempo i due primi attaccanti, Baigudinov e Sabalin, abbandonano. Nell'ottavo giro ancora un danese all'attacco, ma Jens Voigt è subito sulla sua ruota e annulla il tentativo. Ci sono alcune accelerazioni in testa, ma il gruppo rimane compatto. Nel nono giro molti italiani nelle prime posizioni; è Figueras che accellera e tira un po' il collo al gruppo. Decimo giro con gli spagnoli in testa al gruppo. Tutti i favoriti sono nella prima parte del gruppo. Nell'undicesima tornata è Frank Hoj che attacca sulla salita. I danesi vogliono rendere dura la corsa e il gruppo non reagisce immediatamente. Al passaggio sul traguardo (121 km all'arrivo - 10 giri) Frank Hoj ha un vantaggio di 1'43" sul gruppo. Il gruppo sembra controllare ma continua a perdere terreno e al passaggio del dodicesimo giro il ritardo è di 3'. Inizia il tredicesimo giro (100 km all'arrivo) e, sulla salita della Serafina, Bessy attacca seguito da Karsten Kroon. Si muovono gli italiani con Mazzoleni ed Ivan Basso che chiudono. Il battistrada mantiene 1'36" di vantaggio, ma al passaggio sul traguardo il gruppo si è ulteriormente avvicinato: il distacco è di 1'12". Nel quattordicesimo giro, con Hoj sempre più vicino, attaccano Basso, Nardello, Osa Eizaguirre, Jaksche e Brard che riprendono il danese. I sei al comando transitano sul traguardo (sette giri al termine) con 37" sul gruppo guidato dall'Olanda. Giro 15: Wadecki e Moos escono dal gruppo all'inseguimento dei battistrada che rimangono in cinque a causa della caduta di Hoj. Giro 16: il gruppo è sempre guidato dagli olandesi e davanti, quando stanno per essere riassorbiti, scatta Nardello che mantiene 15" di vantaggio. Gli olandesi non lasciano scampo e riassorbono il battistrada. Attacco di Erik Dekker seguito da Simoni. Davanti rimangono in tredici, tra questi: Lotz, Lanfranchi, Petrov, Beloki, Wadecki, Tchmil, Bruylandts. Comunque il gruppo chiude prima del passaggio sul traguardo. Giro 17: tra i più attivi Simoni, Brochard, Sevilla, Virenque e Duma, il gruppo è composto da circa 60 corridori. Attacca Di Luca, in coppia con lo spagnolo Vicioso; Giro 18: un gruppetto composto da Bettini, forse troppo generoso, Lanfranchi, Virenque, Ivanov, Voigt, Sevilla, Kroon, Valjavec, Mattan, Brandt, Wauters e Petersen, si avvicina ai due battistrada e a 200 mt dal culmine della prima salita Bettini aggancia i due di testa. Giro 19: Vicioso non da un cambio, ma il terzetto di testa preoccupa Ullrich. I tedeschi tirano il gruppo e poi è il Kaiser che, in prima persona, si fa carico dell'inseguimento e del ricongiungimento. Poi addirittura è il tedesco che attacca tallonato da Figueras, Wadecki, Freire, Virenque. Wadecki cade, ma rientrano anche altri e tra questi Rebellin e Boogerd. Giro 20: sono circa 40 i corridori in testa alla corsa. Le squadre più rappresentate sono Spagna ed Italia con 6 corridori a testa. Prova l'attacco Rubiera e subito gli sono dietro Figueras e Rasmussen e poi anche Brandt. Si susseguono vari tentativi subito annullati e nel frattempo comincia a piovere. Giro 21: ultimo giro. Il gruppo di testa è composto da 60 corridori; gli spagnoli lavorano per Freire, gli italiani sono in undici, mentre in gruppo c'è anche la ruota veloce di Zabel. Nico Mattan attacca ai piedi della salita, ma il gruppo annulla il tentativo. All'inizio della seconda salita attacca Ullrich seguito da Virenque, Figueras e Botero. Simoni rilancia sulla destra della strada e nessuno lo segue. In cima alla salita Simoni ha 10" su Ullrich, Virenque, Figueras, Bartoli e Rebellin. Gli italiani fanno buona guardia. In discesa il gruppo inseguitore si ricompatta e Virenque prova ad uscire, poi è Lanfranchi che, incomprensibilmente, tira l'inseguimento al compagno Simoni. Incredibile!! Forse non sa che in testa c'è il compagno? Ai cinque chilometri dal traguardo, Lanfranchi smette di tirare; adesso è Beloki con a ruota Bruylandts che conduce e Simoni in breve è ripreso. Prova l'attacco Casagrande, ma Przydzial lo riprende. Tchmil attacca ai meno 2 km all'arrivo, Dekker è alla sua ruota come anche Levi Leipheimer. Tchmil attacca di nuovo ai meno 1,5, gli italiani sono alla sua ruota. Ultimo chilometro: Boogerd in testa, Ullrich sta cercando di tirare per Zabel, mentre Dekker lavora per Freire. Gli italiani sono in dieci, ma non si organizzano la volata e così è Freire che si impone su Bettini, secondo in rimonta, Hauptman terzo, Dekker quarto e Zabel quinto. Oscar Freire Gomez è campione del Mondo per la seconda volta dopo la vittoria in Italia del 1999.
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