Secondo appuntamento stagionale in Romagna per élite-under 23, con l'ormai consolidato 16° Memorial Ezio Gualandi-47^ Coppa Belricetto, riproposta dagli instancabili volontari della Sc Ariete, forti del supporto organizzativo della Sc Baracca. Per la storia del ciclismo è bene ricordare che la prima edizione, pedalata sulle stesse strade, fu anche la prima del dopo guerra, nel lontano 1946, con nomi famosi del professionismo del tanto atteso tempo di pace. In quell'occasione si registrò la vittoria in volata del bolognese Moravio Dozza. In 150 si presentano ai nastri di partenza davanti alla "Gualandi Petroli", tendenza al freddo, piccola pioggia. Prima sfuriata di Malaguti, poi, al km 30, l'assalto di un terzetto: Gobbi, Valsecchi e il russo Shashkouski, ma è immediato il riassorbimento. Nuova sortita di Tosti, Chinello, Koren e Margutti (vincitore 2008) e al km 40 il gruppo ritorna compatto. Ma per poco, perché nasce un'azione architettata da 16 attaccanti con un vantaggio di 40"; andatura regolare, perciò veloce, ma solo per 4 tornate, infatti, al km 72, tutto da rifare. Poco più avanti un allungo di Angelini per lanciare il compagno Boschi e il formarsi di un quintetto con Malori, Ildos, Fazio e Colombo. Marcia a velocità pazzesca, tanto che in soli 10 km il vantaggio sale a 1'26": da non dimenticare che il quintetto comprende l'iridato a cronometro Malori, perciò sono in molti a credere sia un'azione decisiva. Invece al km 100 avviene il crollo. Malori tenta ancora il colpo in solitaria, ma i compagni di fuga non ci stanno. Così il plotone, imbottito di "trenini" al soldo dei velocisti, si mangia i fuggitivi a soli 3 km dall'arrivo; tra tante ruote veloci quasi sulla stessa linea, la più bruciante è quella di Andrea Guardini, che mette in bacheca la prima stagionale.