8 marzo 2009 - Trofeo Franco Balestra

Starter il Dottor Gianantonio Lanfranchi, sono 177 i corridori che, dopo un minuto di raccoglimento in memoria di Giampiero Metelli (ex Sindaco di Palazzolo) e Luigi Ravasio, (tra gli organizzatori fino alla scorsa edizione), prendono il via in questa 33^ edizione del Trofeo Balestra in rappresentanza di 25 squadre e 15 nazioni. Ed è proprio uno straniero, Kanstantsin Shkredau, ventiduenne bielorusso che rompe gli indugi e fa una passerella in solitario dal 30° al 39° chilometro, conquista il GPM ai 290 mt del Bellavista con un vantaggio di 20" sugli inseguitori, prima di rientrare nei ranghi. Plotone sempre in fibrillazione con numerosissimi tentativi di fuga che contribuiscono notevolmente a tenere altissima la media oraria della prima ora di corsa, circa 44 km/h. Poi al km. 80 un tentativo di 14 corridori, Michal Kwiatowski, polacco, campione europeo juniores 2008 del Team MG-Kvis Norda, Renzo Zanelli, (Arvedi), Matteo Cantù e Dmitry Kholod (Palazzago), Paolo Denti (Gavardo), Claudio Zanotti (Schivardi), Giacomo Simioni e Alex Simoni (Cyber Team), Francesco Grillo e Federico Borella (Promociclo), Manuel Hillebrand, italiano della Focus, Alex Dowsett e Andrew Fenn (Nazionale GB) e, Giuseppe Ascione (Brunero). che ben presto mettono tra loro e gli inseguitori un vantaggio massimo di 3'18" al km. 115, facendo incetta di punti per la classifica finale del GPM, con il polacco Michal Kwiatowski protagonista. Questi, con il vantaggio che va sempre più scemando, lancia un attacco al quale rispondono Renzo Zanelli (Arvedi) e il nazionale inglese, Alex Dowsett. Alle loro spalle, all'inizio dell'ultimo giro imperniato sul GPM "Cima Coppi" ai 474 metri del Gandosso, la corsa si fraziona e nell'arco di 1'25" transitano i 12 immediati inseguitori (a 40"), seguiti dalla testa del gruppo. Tra i fuggitivi il nazionale inglese Alex Dowsett fiuta il pericolo rappresentato dagli inseguitori, rompe gli indugi e stacca i due compagni d'avventura, che vengono ripresi dal gruppo (km 156) e Dowsett affronta tutto solo il Gandosso conquistando così la Cima Coppi del GPM, mentre alle sue spalle si forma un gruppo di una trentina di corridori che a circa 8 chilometri dall'arrivo raggiungono il fuggitivo, protagonista di una fuga di circa 90 km. Nel finale sono molti i tentativi sempre prontamente stoppati compreso quello del campione del mondo crono Malori (Bottoli), con Ratto (Palazzago) e Gianluca Brambilla (Zalf); sembra il tentativo giusto, ma gli inseguitori non ci stanno e reagiscono violentemente, fiamma rossa dell'ultimo chilometro, conclusione allo sprint dunque, con Davide Cimolai che non perdona e dopo la San Geo conquista anche il Balestra, con uno sprint lungo, perentorio e di grande classe su Peruffo e Modolo.
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