Storia di Aldo Ronconi - professionista

Particolarmente attrezzato per le corse dure si trovava a suo agio nelle giornate di gran caldo. Se le montagne furono il terreno ideale per le sue prodezze gli arrivi in volata erano la sua condanna sicché le sue vittorie sono state pochissime e non molti neppure i posti d'onore. Debutta tra i professionisti nel '40 nella Legnano di Bartali campione e Coppi esordiente (che vinse quell'anno il Giro d'Italia) dopo essere stato ottimo dilettante: fra l'altro aveva ottenuto un grosso successo nella Milano-Monaco in tre tappe nel '39. Nella sua prima stagione risulta brillante vincitore del Giro dell'Umbria. L'anno successivo passa alla Viscontea, ma la chiamata alle armi gli impedisce continuità nelle gare. Inviato al Distretto militare di Ravenna difende i colori della locale S.C. Malatesta riportando alcune vittorie. Passata l'ondata bellica, che tra l'altro lo vede confinato in un lager a Linz, torna a gareggiare con la Benotto nel 1946. Dopo essersi imposto nella tappa di Trento del Giro d'Italia, conquista la maglia tricolore imponendosi con netto vantaggio in una memorabile edizione del durissimo Giro di Toscana in una torrida giornata d'agosto. Nel 1947 partecipa al Tour de France: vince dopo una lunga fuga solitaria la tappa Bruxelles-Lussemburgo (314 km) balzando al terzo posto in classifica. Quattro giorni dopo sul traguardo di Grenoble conquista la maglia gialla che indossa per due tappe. Una foratura gli impedisce poi di restare al vertice della classifica e scivola al secondo posto alle spalle del connazionale Brambilla, ma con un distacco minimo che autorizza a ben sperare. Ma nel corso dell'ultima tappa verso Parigi i due italiani restano vittime di un colpaccio ordito da belgi e francesi (con in testa Robic) autori di un'indiavolata fuga con la complicità delle automobili al seguito che fanno di tutto per imbottigliare la maglia gialla Brambilla e Ronconi, il quale viene relegato al quarto posto nella classifica finale. Ritorna al Tour l'anno dopo, ma con scarsa fortuna. Al Giro d'Italia ottiene questi risultati: 40° (1940), 5° (1946), ritirato (1947-1948-1949) e 13° (1950). Partecipa anche al Giro della Svizzera classificandosi terzo due volte, nel 1946 e 1950.
Con la Viscontea, infine, le sue due ultime affermazioni nelle tappe di Cosenza e di Salerno nel Giro dei Tre Mari '49.
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