Storia di Daniel Willems

Dilettante belga numero uno nel '77 con 40 vittorie tra gare in linea e a tappe in Belgio e all'estero, era atteso come una delle grandi promesse chiamate a colmare sia pur solo in parte il vuoto lasciato da Merckx. In effetti, l'inizio della carriera da professionista fu abbastanza lusinghiero: 3 vittorie nel '78, 13 nel '79, 21 nell'80, 17 nell'81 e 11 nell'82 ma dopo le 2 kermesse dell'83 restò sempre a bocca asciutta pur continuando a correre per un paio di stagioni (nell'84 anche in Italia con la Murella senza profitto alcuno). Non c'era solo il numero nelle vittorie, ma anche la sostanza come provano quattro classiche (Henninger Turm '79, G.P. della Schelda '79, Blois-Chaville '80 e Freccia Vallone '81), tre corse a tappe (Giro del Belgio '79, Quattro Giorni di Dunkerque '79 e Ruta del Sol '80), una grossa prova a cronometro (G.P. Merckx '82) e 4 tappe al Tour de France. Quale la ragione di un crollo così totale a soli 27 anni? Difficile stabilirlo. Pare che una vita non perfettamente da atleta e il peso degli sforzi sostenuti sin da giovane lo abbiano bruciato causando una legittima e profonda delusione.
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