1 maggio 2009 - Targa d'Oro Città di Legnano

Starter la Presidente dell'US Legnanese ed organizzatrice della gara, Caterina Palmieri Colombo, sono 105 i corridori che prendono il via sotto la direzione di Claudio Romanò ed Edoardo Fontana. I primi 40 chilometri, completamente pianeggianti, vengono percorsi ad altissimo ritmo con continui tentativi di fuga tanto che, complice anche il forte caldo, arrivati sui saliscendi del primo giro del circuito imperniato sullo strappo ai 410 mt del "Piccolo Stelvio-Caramamma", una trentina di corridori sono già a bordo strada col numero staccato. Particolarmente attivi in questa fase della gara Federico Vilella (Pregnana) con Alberto Tronchin (Feralpi), Pietro Calabrese (Palazzago), Davide Clerici (Progetto Ciclismo) e Francesco Figini (Aurora Named); questo quintetto conduce la gara per una ventina di chilometri prima di essere riassorbito dal gruppo. Durante il quarto giro del circuito del Piccolo Stelvio-Caramamma al passaggio in vetta, valido per l'assegnazione del Gpm, transita primo il pimpante Mauro Vicini (Aurora-Named) davanti al campione lombardo U/23, Federico Rocchetti. I due si lanciano all'attacco e in testa si forma un plotone comprendente oltre ai citati Vicini e Rocchetti, anche De Maria (Ngc-Pool Cantù), Ratto (Palazzago), Orlandi (Casati), Prodigioso e Dodi (Podenzano), Karimov (Viris Lomellina), Tedeschi (Feralpi), Giani e Beney (Mendrisio) e Rota (Aurora) che, pedalando in perfetta armonia nel tratto pianeggiante verso Legnano, incrementano il loro vantaggio sul gruppo degli inseguitori. Nel circuito cittadino ripetuto due volte e che tradizionalmente conclude la gara, una serie di scatti movimenta il finale con Giani (Mendrisio) e Vicini (Aurora-Named) che danno l'impressione di andare all'arrivo, ma la reazione di Dodi (Podenzano) prima e di Ratto (Palazzago) poi, pone fine anche a questo tentativo. In queste fasi finali Marco Prodigioso (GS Podenzano) è vittima di una caduta che gli impedisce di concludere la gara. La volata finale è molto serrata e solo negli ultimissimi metri il guizzo di Ratto decide la corsa tra gli applausi del pubblico presente e l'abbraccio di suo fratello Enrico (classificatosi al dodicesimo posto), dei compagni via via sopraggiunti e di tutti i dirigenti della Palazzago che attendevano il loro pupillo subito dopo la linea del traguardo per festeggiare insieme questa prima vittoria stagionale
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