18 marzo 1995 - Milano-Sanremo

Già al primo chilometro il neoprofessionista Christian Salvato se ne va per guadagnarsi un pò di gloria. Continuerà, con un vantaggio che arriva agli 11', per ben 220 chilometri, sin dopo Loano. Da Capo Mele si apre il festival delle sparate: ci prova Antonio Fanelli, tenta Volpi sul Berta, Bugno a Oneglia con il tedesco Rolf Aldag. Tutti assieme prima della Cipressa, dove in una cinquantina restano in corsa con Fontanelli e gli svizzeri Zberg e Pascal Richard tra i più attivi. All'attacco del Poggio il russo Vladislav Bobrik fa il treno per Zanini, che però risente del furioso inseguimento effettuato con Berzin, dopo essere stato appiedato da una foratura nella discesa della Cipressa. Dietro ai due, l'altro russo Dimitri Konychev, quindi Fondriest seguito come un'ombra da Jalabert. Due moto si toccano e creano un vuoto che sarà determinante per Cipollini, Fabio Baldato, Museeuw e Sciandri. Scatta Fondriest sul falsopiano, Jalabert replica, Zanini fa qualche metro a ruota poi urla di dolore e cede. In discesa un problema meccanico frena Konychev che sta pilotando Rebellin, seguiti da Zanini e Michele Bartoli. La volata a due è senza storia: Jalabert alza le braccia in segno di giubilo mentre, dietro, Fondriest allarga le braccia quasi in segno di impotenza. In fondo è stato lui sul Poggio a rimorchiare il francese che gli dà la stangata. Ma queste sono le corse... E il 26enne stipendiato dagli spagnoli della Once chiude una settimana d'oro, essendosi aggiudicato la Parigi-Nizza. E avendo definitivamente cancellato il terribile ricordo della caduta di Armantières, al Tour 1994, quando nella volata della seconda tappa, per colpa di un poliziotto improvvisatosi fotografo, aveva fatto un tremendo volo (trauma cranico e quattro denti saltati). "l'Equipe" titola: "Un champion nous est donné".
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