19 marzo 1994 - Milano-Sanremo

Alla "Sanremo" entra la giustizia e l'organizzazione si adegua alla sospensiva decisa dal tribunale amministrativo concedendo alla Festina, esclusa per inadempienze contrattuali, di schierarsi al via. I primi a mettersi in mostra sono Lietti, il campione d'Italia Massimo Podenzana e il francese Jacky Durand, famoso per le sue "sparate" al Tour, cui rispondono Chiesa e il tedesco Steffen Wesemann poi raggiunti. Al centesimo chilometro Carlo Finco si trascina un variegato gruppetto di tredici corridori che però vengono ripresi all'attacco del Turchino, dove in vetta transita per primo Argentin. In discesa Roscioli trova validi alleati in Giovanni Fidanza, nell'olandese Frans Maessens e nel belga Carlo Bomans: ad Arenzano hanno 45" e anche stavolta si va in autostrada (dove si esaurisce il tentativo di fuga) per evitare una manifestazione dei lavoratori della Piaggio Aeronautica, un "aggiramento" che provoca risentite prese di posizione da parte dei sindacalisti e del sindaco di Finale Ligure. Sul Berta c'è da registrare un attacco di Durand, Gianluca Bortolami, il belga Johan Capiot e lo svizzero Beat Zberg, ma Eugeni Berzin non se li lascia scappare; lo strepitoso russo sa tenere in pugno, con Argentin, la situazione bloccando successivamente il tentativo di Bugno, Mario Scirea, del francese Franc Moreau e del russo Asiat Saitov. Sulla Cipressa Valerio Tebaldi e Chiappucci formano un gruppetto con Cassani, Zanini, il belga Johan Museeuw, il messicano Alcala, il polacco Zbignew Spruch e Berzin, il quale, non appena si accorge che Furlan, il prescelto della Gewiss-Ballan, non è alla sua ruota, rompe il ritmo e smette di collaborare. Il gruppetto raggiunge comunque i 23" di vantaggio, in discesa ci prova Alcala ma poi tornano tutti assieme per il gran lavoro di Simone Biasci che deve portare allo sprint il suo capitano Mario Cipollini. Intanto, pilotato da Alberto Volpi, avanza verso la testa del gruppo anche Furlan, il dominatore della Tirreno-Adriatico, dove ha incantato per potenza e freschezza. Siamo al Poggio e si rivede Berzin, stavolta in funzione di apripista. È lui che si incarica di lanciare Furlan che poi fa uno scatto solo, ma violento, deciso e al momento giusto. Scollina con 15" di vantaggio davanti agli occhi della moglie che sviene per l'emozione. Prontamente soccorsa e ricoverata all'ospedale, la signora Rosalba si riprende subito e potrà partecipare alla gioia del marito che nel frattempo ha vinto la corsa. E mentre taglia il traguardo sulla ritrovata Via Roma il 28enne Furlan batte le mani al pubblico e poi applaude anche se stesso. Cipollini batte Baffi nella volata consolatoria: l'ultimo sprint valido per la gloria sul traguardo di Sanremo risale ormai al 1980.
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