15 marzo 1986 - Milano-Sanremo

Si corre il 15 marzo: da quando molte festività sono state abolite dal calendario la " Sanremo" non si corre più nel tradizionale giorno di San Giuseppe. Il via viene dato dal gran capo del ciclismo mondiale Hein Verbruggen, c'è nebbia nella bassa padana e il paesaggio è tipicamente invernale, campi imbiancati e neve ammucchiata a bordo strada. Qualche scatto non risveglia la sonnolenza del gruppo, non ci riescono neppure Delle Case e l'olandese Martin Kemp quando a Tortona decidono di evadere dal gruppo. A loro si uniscono il danese Kim Andersen, lo svedese Kiell Nillson e Domenico Cavallo. Accumulano 9'10" ad Ovada, poi il grosso, senza neppure dannarsi troppo, riduce lo svantaggio piano piano tanto che i cinque proseguono sino a San Bartolomeo a Mare, a 33 chilometri dal traguardo. Qui, a un'accelerazione di Andersen, il fuggitivo di maggior caratura, resiste il solo Cavallo ma su di loro, ai piedi della Cipressa, rinvengono il canadese Steve Bauer, gli olandesi Kemp, Aad Wijnands e Steven Rooks, Giuseppe Petito, il francese Madiot e Delle Case. Sulla salita restano in cinque: Bauer, Wijnands, Rooks, Petito e Madiot braccati in discesa da Visentini e dall'altro "tulipano" Lubberding che non riescono però ad accodarsi. Intanto Hinault, attardato da un incidente meccanico, si stanca di inseguire e si fa da parte. Sul Poggio, dopo aver passato a velocità doppia Rooks e Wijnands, Beccia fa il vuoto. C'è una curva secca e qui il pugliese di Troia, trapiantato in Veneto, che già nel 1979 aveva sfiorato il colpo grosso, è costretto praticamente a fermarsi per il rallentamento di due motociclette. Su di lui piombano come falchi lo statunitense Greg Lemond e Kelly che in questi ultimi chilometri fa di tutto: scatti, progressioni, attacchi, azioni difensive, ormai certo di aver vinto la sfida con chi avrebbe potuto batterlo allo sprint. Come velocista l'irlandese è di una spanna superiore a Beccia e a Lemond e sul riesumato Corso Cavallotti attende che qualcuno scatti per primo: lo fa Beccia, ma non può che essere terzo.
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