19 marzo 1963 - Milano-Sanremo

Il ciclismo italiano vive un clima di crociata alla partenza della "Sanremo": italiani uniti contro gli stranieri. Ancora una volta c'è una fuga iniziale: a propiziarla è Balmamion, con Schroeders e gli inglesi Simpson e Vic Denson. Dietro al quartetto undici, tra cui Rolf Wolfshohl, il tedesco campione del mondo di ciclocross. E dietro ancora i francesi Graczyk e Joseph Groussard, Defilippis, Nencini, Vittorio Adorni e Graziano Battistini. Dopo 140 chilometri sono in 25 al comando; a Savona si ritira Anquetil mentre il gruppo ha un ritardo di 8'. Dalla battaglia sul Berta sopravvivono in sei, Groussard, Wolfshohl, Schroeders, Balmamion, Adorni e il belga Willy Bocklant, che insieme affrontano il Poggio: ma Balmamion accusa crampi, Bocklant non tiene il ritmo e anche Adorni paga la generosità profusa sul Berta. Così davanti, a scollinare, restano Groussard, Wolfshohl e Schroeders che in discesa si stacca dai rivali. Il testa a testa è spettacolare: a lungo i due restano appaiati e piombano simultaneamente sul traguardo. I fotografi si accalcano attorno al tedesco, il fotofinish atteso a lungo dà invece la vittoria al biondino francese, 29 anni, che festeggia al meglio l'onomastico. La corsa, cominciata col sole, è finita per noi al buio e quando i favoriti arrivano, a oltre 13' di ritardo, piovono fischi da tutte le parti.
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