19 marzo 1954 - Milano-Sanremo

È una giornata plumbea, le strade quasi deserte, unica nota allegra in Piazza Diaz, dove è fissata la firma. Un leoncino di due mesi e mezzo è acciambellato alle spalle degli ufficiali di gara, Kubler vorrebbe infilargli gli occhiali e rimedia una zampata: la giornata comincia male, ma a Pavia succede di peggio, quando cadono lo svizzero e il francese Nello Lauredi, che finisce all'ospedale. Dopo Ovada, Piazza anima una fuga con Stefano Gaggero, Antonio Medri, Michele Gismondi e il transalpino Bernard Gauthier. Sul Turchino, sotto una pioggia battente, cede Piazza, Gaggero transita primo in vetta, più indietro Coppi nella maglia di campione del mondo esalta la folla staccandosi dal gruppo. Le strade della Riviera non provocano selezioni degne di nota e una fuga che potrebbe essere buona nasce ad Alassio: se ne vanno Crespi, Ciolli, il francese Remy, Adolfo Grosso, Pasquale Fornara, Riccardo Filippi, Remo Bartalini, Gastone Nencini, Mauro Gianneschi e il belga Costant "Stan" Ockers, dieci in tutto, mentre il gruppo è a 1'30". Tra i due Capi c'è uno sfoltimento dei fuggitivi, così che a Diano Marina guidano Filippi, Remy, Crespi e Fornara. Il Berta è fatale per Fornara e per Crespi, investito da un'auto, e in cima transita primo Filippi, Remy è a due macchine, Ockers a 56", Coppi ancora a 1'30". Ockers si ricongiunge a Imperia mentre il plotone sta rinvenendo fortissimo, tanto che l'auto della Bianchi si avvicina a Filippi, ordinandogli di non forzare. A un passo da Sanremo d'improvviso dal gruppo se ne escono Bobet, Guido Messina e Donato Zampini. Volata a sei? Da dietro spunta la sagoma di Van Steenbergen, la sua bici pare stia abbordando una discesa. Il cielo si apre, si fa vedere un sole smunto e Rik capisce che è arrivato il momento: Petrucci cerca di agganciarlo, come Coppi. Non ce la fanno. Tagliato il traguardo da vincitore, Van Steenbergen finisce nelle braccia di Girardengo, che alla vigilia della corsa ha compiuto 61 anni: sul volto del belga, una maschera di fango, scende una lacrima.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy