Storia di Luciano Pezzi

Dopo essere stato uno dei più quotati dilettanti in campo nazionale si vide costretto a passare professionista in età avanzata (27 anni) e accettò di buon grado, visti i soddisfacenti riconoscimenti, il ruolo di gregario facendosi apprezzare tanto da essere richiesto per la nazionale dal c.t. Binda sia per il Campionato del Mondo del '49 che per il Tour de France dal '49 al '53 (prezioso per il duplice trionfo di Coppi nel '49 e '52). Fu proprio in Francia, nel Tour del '55, che provò la gioia dell'unica grande vittoria personale: l'ottenne nella tappa da Tolosa ad Aix-les-Thermes anticipando nello sprint a due il compagno di fuga, l'olandese Nolten. Le sue qualità di uomo-squadra gli sono servite al termine della carriera per diventare direttore sportivo delle formazioni da lui create e dirette, come la Ghigi e, soprattutto, la Salvarani con la quale lanciò Felice Gimondi. Realizzò la miglior stagione nel '65 con il trionfo di Adorni al Giro e di Gimondi al Tour. Nel '67 gli venne affidata la responsabililtà di c.t. della squadra italiana. Moltissimi campioni, compreso Moser, lo hanno avuto come tecnico apprezzato e abile nelle diverse squadre che gli sono state affidate come la Dreher, la Fiorella, la Famcucine, la Vivi-Benotto, la Murella, la Gis e altre ancora.
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