Georges Decaux

Il richiamo del record mondiale dell'ora dietro derny, ottenuto dal non trascendentale Jean Bobet, stuzzicò subito le volontà di Georges Decaux, un connazionale coetaneo, campione nazionale fra gli stayer nel 50 e nel 51, quando ancora militava fra i dilettanti e gli indipendenti. Decaux, nato a Gamaches il 14 aprile 1930, come tanti corridori del tempo, pur avendo nella pista il suo pezzo forte, non disdegnava di frequentare, soprattutto in estate, le gare su strada. Ed infatti, proprio nella sua unica partecipazione al Tour de France '52, aveva subito raccolto una vittoria, grazie ad una lunga fuga, nella tappa Avignone-Perpignan. Fu quello il successo più importante della sua carriera (le altre sue vittorie, furono colte nelle edizioni 1952 e 1954, del Circuito della Valle della Loira), anche se, sull'amico mezzofondo, seppe conquistare il secondo posto nel Campionato Europeo '56 (fu terzo nel '52) ed i titoli nazionali della specialità nel '56-'57-60. Ma l'abilità di questo transalpino originale, sempre sorridente e peperino, si scontrò con autentici mostri dei tondini e solo sulla sua terra, riuscì ad emergere con la costanza che la sua agilità e resistenza facevano presagire. Decaux, sapeva bene che il record di Bobet era battibile per uno con le sue caratteristiche e voleva anticipare il connazionale Queugnet, più solido e di maggior spessore internazionale, anche se spesso perdente in patria al suo cospetto. Pochi mesi dopo Jean Bobet, dunque, Georges Decaux, tentò il record dell'ora dietro derny sul medesimo velodromo di Parigi e, con una condotta prudente, tutta votata a superare il limite del meno illustre dei Bobet, riuscì nell'impresa: 55,195 km. Decaux scese di bicicletta con una convinzione: quel primato era superabilissimo, se a tentarlo fosse stato uno stayer di pregio. Il pensiero di Georges era condiviso da altri........
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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