Vladislav Bobrik, il vincitore più modesto della Classica delle foglie morte

Discreto pistard nell'inseguimento, anche se un po' screziato nella pedalata, e buon passista su strada, Vladislav Bobrik passò professionista nel 1993 con la Mecair.
La miglior stagione fu il 1994 quando, con la maglia Gewiss, si impose in una prova del Trofeo dello Scalatore, in una tappa della Vuelta a Aragon, fu secondo nella Tre Valli Varesine e vinse meritatamente il Giro di Lombardia.
L'anno successivo con una tappa vinta ed il secondo posto finale alla Parigi-Nizza e con il secondo posto al Criterium International sembrava proiettato ad un anno ancora molto positivo, ma non confermò le aspettative che si erano andate maturando. Nel 1996, alla sua terza stagione con la Gewiss, non ottenne vittorie e passò a fine stagione alla Ros Mary. Gli ultimi risultati di rilievo arrivarono nel 1997 con la vittoria nella Cronoscalata della Futa "Memorial Nencini" e con il secondo posto nel Trofeo dello Scalatore. Per altre due stagioni corse per la Riso Scotti e si ritirò dall'attività nel 1999, dopo sette anni di ciclismo e sei vittorie da pro. Non di più che un discreto corridore è stato sicuramente uno dei vincitori più modesti della Classica delle foglie morte.
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