Storia di Jaimar Santiago Botero Echeverry

Passato professionista nel 1996 con la squadra spagnola della Kelme, fatica i primi anni ad ottenere risultati di rilievo. Ottiene la prima vittoria infatti nel febbraio 1999 conquistando una tappa della Vuelta a Andalucia e si ripete subito dopo in una frazione della Parigi-Nizza. Si mette nuovamente in mostra nel 2000 al Tour de France, vincendo la 14° tappa ed arrivando settimo in classifica generale (e conquistando la maglia a pois di miglior scalatore), e nel 2001 alla Vuelta di Spagna, in cui conquista due tappe arrivando diciottesimo alla conclusione.
Molto forte a cronometro e discreto in salita, nel 2001 Botero arriva terzo ai mondiali a cronometro disputatati a Zolder. L'anno seguente riusce invece a conquistare l'alloro mondiale, togliendosi anche la soddisfazione di vincere una tappa al Giro del Delfinato, due tappe al Tour de France (in cui si piazza quarto) ed una frazione della Vuelta di Spagna.
Nel 2003 decise di trasferirsi alla T-Mobile Team, con la quale però in due stagioni non raggiunge risultati di rilievo. Nel 2005, dopo essere passato alla Phonak, vince il Giro di Romandia con soli 33 secondi di vantaggio su Damiano Cunego, mentre nel 2006, poco prima dell'inizio del Tour de France, viene coinvolto nello scandalo-doping scoppiato in Spagna ed è sospettato di aver assunto sostenze dopanti su consiglio del medico Eufemiano Fuentes; Botero è prima sospeso e poi licenziato dal suo team. Per il 2007 trova un ingaggio in patria con la Orbitel (Continental Teams).

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