Storia di Ernesto Colnago

Ernesto Colnago nasce a Cambiago, un paesino rurale che dista una ventina di chilometri da Milano, il 9 febbraio 1932. I suoi genitori, Antonio ed Elvira, sono contadini, grandi lavoratori. Fin da piccolo Ernesto comincia ad alternare la sua attività di studente con quella di apprendista contadino. Un bel giorno del '43, papà Antonio decide di mandare a bottega il piccolo Ernesto. Fine della scuola. O meglio, prima il lavoro e poi la scuola: serale. Il giovane Ernesto va a lavorare in una piccola officina di proprietà di un certo Dante Fumagalli, al quale la famiglia Colnago consegna due chili di farina alla settimana a titolo di ricompensa per lo svezzamento del figlio. Nell'immediato dopoguerra è un amico di Ernesto, a trovargli un nuovo sbocco. In oratorio trova un annuncio: la Gloria, un'azienda di Milano produttrice di biciclette, cerca manodopera. E' il 25 novembre, il calendario segna il giorno di Santa Caterina e il giovane Ernesto varca i cancelli della Gloria, in viale Abruzzi 42. Ernesto ha appena 13 anni: per incominciare di anni bisogna averne almeno 14. Modificata la data di nascita e ottenuto il libretto di lavoro, Ernesto viene inquadrato nei ranghi con la qualifica di aiutante saldatore.
Il giovane Colnago è anche un buon ciclista dilettante: orgoglioso e determinato. Abilissimo con la testa: la fantasia e la creatività non gli fanno certo difetto. Corre l'anno 1951, Ernesto è impegnato nella Milano- Busseto: volata a ranghi compatti, caduta generale e per il giovane Colnago le conseguenze sono pessime. Frattura del perone della gamba destra, cinquanta giorni di gesso e immobilità. Ernesto non si perde d'animo e chiede a Focesi di recapitargli a casa delle ruote da montare: quella sarà la sua fortuna. Veloce come pochi, Ernesto capisce che è più vantaggioso e remunerativo per lui mettersi in proprio e lavorare da casa per conto terzi. Si mette in proprio: è il 1954. Una piccola bottega, di cinque metri per cinque in via Cavour, a Cambiago. E' qui che Ernesto Colnago comincia la sua carriera di costruttore di biciclette. Al Giro d'Italia del 1954, con la "Nivea" di Magni, comincia la sua vera e propria attività "professionale" che si sviluppa in seguito nella "Molteni" di Merckx e nella "Scic" di Baronchelli. Da allora, le sue biciclette sono state usate da più di cento team professionistici, 2500 corridori, che hanno raccolto qualcosa come oltre 7500 vittorie nel mondo. Con le sue biciclette hanno corso, vinto e contribuito a scrivere pagine memorabili di storia sia per Colnago che per la storia del ciclismo, campioni del calibro di Fiorenzo Magni, Gastone Nencini, Eddy Merckx, Giuseppe Saronni, Gianni Motta, Gibì Baronchelli, Michele Dancelli, Gianni Bugno, Oscar Freire, Johan Museeuw, Tony Rominger, Pavel Tonkov, Yaroslaw Popovych, Erik Zabel e Alessandro Petacchi. Ernesto Colnago è sempre stato un innovatore.
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