5 settembre 1938 - World Championship - Valkenburg (NED)

Quarta vittoria in cinque anni per il Belgio che a Valkenburg in Olanda va a segno con Marcel Kint in un luogo che da questo momento diventa maledetto per il ciclismo italiano.
Kint parte nel ristretto gruppo dei favoriti anche se il numero uno del momento è l'italiano Gino Bartali che ha da poco vinto una straordinaria edizione del Tour de France. Putroppo a Valkenburg il ciclismo italiano non ha mai avuto fortuna e Bartali è il primo a farne le spese. Capitano assoluto, Bartali ha agli ordini due toscani come lui, Bini e Bizzi, più il romagnolo Vicini. Dal ritiro di Binda gli italiani non erano più stati protagonisti nel mondiale e avevano anzi subìto i repentini attacchi di belgi e francesi in quasi tutte le edizioni. Questa volta la tattica studiata da Bartali era diversa; attaccare fin dall'inizio per stancare gli avversari e preparare il terreno per il colpo finale che Bartali stesso avrebbe operato sulla salita del Cauberg, trampolino fin troppo banale per chi, come lui, aveva vinto il Gran Premio della Montagna al Tour.
Il primo scatto della giornata è infatti di Vicini, una volta ripreso parte Bizzi e poi ancora Bini con Bartali sempre a centro gruppo a centellinare le forze. A metà gara Bartali è costretto in prima persona a rintuzzare gli attacchi degli avversari che si scatenano costringendo il toscano, che accusa qualche battuta a vuoto, ad una folle rincorsa. Kint, Amberg, Van Neck ed Egli sembrano avere partita vinta quando a 50 chilometri dall'arrivo il loro vantaggio sul gruppo è superiore ai sette minuti. Per Bartali è una disfatta atroce e per Kint, che si limita ad un poderoso attacco in vista del traguardo, è la vittoria nell'ultimo Mondiale prima della guerra.
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