Leonardo Natale

Nato a Saronno (VA) il 25 ottobre 1958. Passista scalatore, alto 1,78 per 68 kg. Professionista dal 1978 al 1985, senza ottenere vittorie.

Dire che è stato un buon corridore e poi guardare al palmares che riporta zero vittorie, può apparire un controsenso per i giocolieri o tuttologi degli albi d'oro, ma la realtà è diversa e sono a ribadire che Leonardo è stato davvero un buon corridore. Un dilettante nelle media, non scarso e nemmeno un tipo di quelli che collezionano vittorie su vittorie, per arrivare al ciclismo che conta spompati. Da puro, era uno che emergeva nelle corse aspre, con salite vere, dove poteva trovare quell'ottima cadenza che ha saputo mantenere anche da professionista. Fece il gran salto molto presto (come si dovrebbe sempre fare, appena si crea un minimo di possibilità), nel 1978, prima di compiere 20 anni, approfittando di un team, l'Intercontinentale Assicurazioni, che si era posto l'obiettivo di lanciare un bel gruppo di giovani non di gran nome (sarà un caso, ma sono diventati più o meno tutti, dei più che discreti prof!). Nel 1979, il team cambiò sponsor, divenendo Sapa Frontini e Natale ebbe l'occasione di provarsi al cospetto del Giro d'Italia. Dopo essersi messo in luce nelle tappe più dure, chiuse la corsa al sedicesimo posto, secondo fra i neopro, dietro a Contini. Andò meglio l'anno successivo, dove chiuse 10°, con diversi piazzamenti nelle top ten di tappa, ed il platonico primo posto fra i giovani.
Nel 1981, raccolse i suo miglior piazzamento di gara con un terzo posto nella tappa di Dimaro Val di Sole al Giro, chiuso poi al 13° posto. Fu poi autore di un grande Giro di Svizzera che finì terzo, dietro gli svizzeri Breu e Fuchs. Durante i nove giorni di gara, arrivò quarto nella cronoscalata di Balmberg, mentre in quella di Mont Bre, solo Beat Breu riuscì a batterlo. Divenuto luogotenente di Saronni nel 1982, rimase al suo fianco per tre stagioni, piazzandosi ancora al Giro (13° nel 1982, 31° nell'83, 32° nell'84), dimostrandosi sempre utilissimo. Nel 1985, in quella che sarà la sua ultima stagione agonistica, passò alla corte di Francesco Moser, ma non ebbe occasioni di emergere, in gran parte per problemi fisici. A fine stagione, a soli 27 anni, chiuse col ciclismo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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