Alfredo Babini e la Rinascita Ravenna

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Nel 1956, dalla gran covata di Oscar Minzoni, uscì dal guscio anche Alfredo Babini dopo belle prove e due vittorie negli Allievi. Un torello che, pur col sedere pesante in salita, quando piantava le unghie sul passo, ma soprattutto in volata, erano dolori per tutti: ottenne 11 vittorie, molte se si pensa che, nonostante l'uscita di Grassi che passò professionista, nella Rinascita (dobbiamo ripetere) viaggiavano corridori della levatura di Pambianco, Margotti, Andrini, Cavalieri, tutti stravincenti coi quali spartirsi la torta, ma i conti non erano da fare solo tra loro bensì, con un'ampia schiera di antagonisti fortissimi in quel momento veramente magico del dilettantismo nazionale. Il suo battesimo vittorioso avvenne a Ravenna in circuito cui aggiunse un successo a Rimini per distacco. Passò Dilettante nell'anno che Pambianco e Margotti dilagavano e il suo turno vittorioso avvenne a Cervia. Nel 1957 il suo carnet si riempì con sei vittorie: Ravenna, S. Bernardino, Rimini, Fusignano, e due titoli regionali: cronometro a squadre a Carpi con Andrini, Cavalieri e Semprini (stessa formazione che conquistò il secondo posto nella successiva Coppa Italia) e anche individuale su strada a Cesena. Che finale quella volta con Babini e Andrini che staccarono tutti a 25 km dall'arrivo proseguendo in coppia con un vantaggio di ben 2'30"!, la foratura di Andrini e Babini che lo attese. Il bello fu quando i due "soci" si trovarono all'ultimo km. Per Oscar Minzoni, con due dei suoi al comando senza avversari, fu come andare a nozze. Che fare? "Che fare ché?, - rispose Minzoni - arrangiatevi, datevele!". Da buoni amici si accordarono di collocarsi alla pari sui due lati della strada e mai volata fu tanto ferocemente tirata tra colleghi più che contro avversari, piombando sul traguardo come due fulmini e prevalse Babini. Un ricordo anche della famosa "Ruota d'Oro" a Milano cui invitavano solo i "buoni" perciò, anche Babini e Andrini. Una tre giorni: tappa in linea, tappa in salita e, i primi 15 classificati avrebbero disputato la cronometro finale. Poteva andare meglio infatti, nell'arrivo della prima tappa Babini seppe districarsi egregiamente tra i binari del tram, scattò e guadagnò alcune centinaia di metri su dieci avversari, ma in prossimità dell'entrata al Vigorelli avvenne qualcosa che racconteremo nelle "Spigolature". Una grande vittoria sicura sfumata per un eccesso di "beneficenza" difficile da dimenticare. Nel '58 altre vittorie a Loreto e Ravenna, poi la comparsa di un fastidioso disturbo a seguito del quale il Dott. Libero Bandini consigliò la sospensione dell'attività per un breve periodo che Alfredo prolungò oltre il previsto fino alla decisione di inviare a tutti un caro saluto, senza l'arrivederci.
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