3 aprile 1966 - Giro della Provincia di Reggio Calabria

Nelle fasi iniziali sullo Jonio è Taccone ad accendere le ostilità, ma senza insistere nel suo tentativo di fuga che si esaurisce in poco più di un chilometro. Sono poi Zandegù, Grassi e Casalini a movimentare la corsa, che però torna presto tranquilla. La prima parte della corsa non registra così altri episodi degni di nota. Il gruppo è sempre unito sino a Marina di Gioiosa Jonica.
Il primo tentativo che scuote la corsa è quello iniziato da Casalini che, con un improvviso allungo, cerca di andarsene. La reazione del folto plotone è immediata: Gimondi, Motta, De Rosso, Dancelli, Passuello, Mugnaini, si riportano sollecitamente sul fuggitivo seguiti da Timon che assieme allo svizzero Maurer costituisce il tandem di stranieri in corsa. La lotta tra i battistrada è vivacissima sui tornanti che conducono al Passo della Limina; hanno un vantaggio di 1'15" sul grosso. Man mano che le pendenze, in vista della vetta, si fanno più dure, cominciano i primi cedimenti: rimangono attardati Casalini, Timon, Passuello e Dancelli che dice di non star bene.
Intanto tra gli inseguitori si mettono in evidenza Balmamion, Schiavon, Maurer e Cribiori. Sotto lo striscione del Gran Premio della Montagna i passaggi avvengono nel seguente ordine: Motta, De Rosso, Gimondi e Mugnaini. A 37" Passuello, a 50" Maurer, Balmamion, Bitossi, Cribiori, Schiavon e Moser, a 1'10" Vicentini, Trapè, Zilioli, Dancelli, Ugo Colombo ed a 1'15" Casalini che è di poco avvantaggiato sul gruppo.
Nella discesa per Cinquefrondi il gruppo si ricompatta e quindi provano l'attacco Taccone e Sambi. I due a Taurianova hanno un vantaggio di 1'30" che aumenta a 2'30" al passaggio da Gioia Tauro. Dietro insegue un gruppo di circa trenta corridori e Gimondi decide di agire: allunga e con lui escono dal gruppo Motta, Ugo Colombo, De Rosso, Maurer, Dancelli, Cribiori, Schiavon, Balmamion, Zilioli, Zandegù, Monti e Drago.
Intanto i due battistrada iniziano la scalata del S.Elia con 2'10" sugli inseguitori. Dopo aver superato il Colle, al passaggio da Bagnara, Taccone e Sambi hanno 2'15" su Gimondi e compagni, i quali però intensificano il loro inseguimento e proprio quando mancano soltanto 4 km all'arrivo riprendono i due battistrada.
Siamo all'ultimo chilometro e il gruppetto di testa, composto da 15 corridori, si preparara alla volata sul lungo rettifilo d'arrivo. Sembra che nessuno voglia però assumere l'iniziativa, ma a 300 metri dalla linea bianca parte Motta: Dancelli è pronto a portarsi alla sua ruota, e quando mancano soltanto 30 metri, con un guizzo prepotente si aggiudica la vittoria precedendo il compagno Motta, Zandegù e Maurer.
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