Storia di Virginio Pizzali

Nato a Mortegliano (Udine) il 28 dicembre 1934, Pizzali comincia a correre in bicicletta per caso, come spesso succede, in una gara paesana improvvisata tra amici. Vince e in seguito affronta le gare vere e alla quinta coglie il suo primo successo agonistico. Ha talento il giovane Pizzali, è veloce, ha grande recupero e sa adattarsi a qualsiasi gara. E' così che, senza aver messo mai ruota in pista, riesce a superare le selezioni regionali del Trofeo Gardiol per giovani e ad entrare nella finale a tre al Vigorelli di Milano. Un anno più tardi, nel 1954, sempre al Vigorelli batte il record mondiale dei 200 metri lanciati fermando il cronometro a 11"3. E' ormai nel mirino dei grossi club e così, consigliato da Maspes, fa il grande salto e dal Friuli si trasferisce a Milano per difendere i colori della Excelsior.
Nel '55 entra nel giro della nazionale e l'anno dopo è a Melbourne alle Olimpiadi nell'inseguimento a squadre con Faggin, Gandini e Domenicali. Durante la gara cade e si frattura la clavicola, così gli subentra Gasparella. La squadra vince l'oro ma Pizzali non vede medaglia. Nel '57 vince a Lipsia il criterium mondiale stayer. Sarebbe campione del mondo ma la gara non è riconosciuta tale. Ancora la sfortuna si accanisce contro Pizzali nel mondiale del '59 ad Amsterdam. Nella finale sta volando verso il successo e il titolo, ha mezzo giro di vantaggio, ma cade e si frattura di nuovo.
E' stato professionista dal '58 al '64. Per perfezionarsi come stayer ha vissuto a lungo a Parigi, dove ha avuto come consigliere il leggendario Pasquier. Campione d'Italia professionisti della specialità dietro motori nel '58, '59, '61 e '62.
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