Davide Boifava, da corridore a team manager

Considerato uno dei migliori giovani, Davide Boifava passa professionista nel 1969 con la Molteni di Eddy Merckx. L'inizio è scoppiettante, vince cinque corse e tra queste una tappa del Giro d'Italia e il Giro del Lussemburgo. Di rilievo anche alcuni piazzamenti come al Trofeo Baracchi (terzo in coppia con Merckx), al Giro d'Italia (15° nella generale e un giorno in maglia rosa) e indossa la maglia azzurra ai mondiali su strada conclusi in 16° posizione. Da giovane promessa stava mantenendo quanto di buono si diceva di lui da dilettante. La sua struttura fisica, da passista veloce, ben si concilia anche con l'attività da pistard e, sempre nel 1969, è Campione Italiano Inseguimento (successo bissato nel '73). Nel 1970 una caduta compromette gran parte della stagione, si deve sottoporre ad un paio di interventi chirurgici e prosegue fra alti e bassi per colpa dei tendini. Negli anni a seguire continua a correre grazie alla sua voglia, nonostante i dolori e le umiliazioni, ma i risultati arrivano con minore frequenza.
Una storia, la sua, non diversa da quella di molti altri, che però ha una svolta quando Angelo Prandelli, patron della Inoxpran, gli propone di assumere il ruolo di direttore sportivo nella nuova squadra che ha in mente. E' il 1978 e Davide, che corre ancora per la Vibor di Zilioli, si convince e comincia così una nuova avventura chiudendo a 31 anni una parentesi da corridore non lunghissima ma densa, nella quale ha avuto tempo e modo di guardarsi intorno. Si è preparato un futuro da assicuratore, studiando e acquisendo il diritto alla titolarità di un'agenzia, ma sceso di bicicletta capisce che due mestieri non si possono fare e rimane nell'ambito del ciclismo.
Le soddisfazioni non tardano ad arrivare e sono molti i corridori che Davide ha aiutato a crescere e che ha portato ai massimi successi. In particolare Giovanni Battaglin, Roberto Visentini, Guido Bontempi, Bruno Leali, Stephen Roche, Claudio Chiappucci, Massimo Ghirotto e altri ancora che, nell'ambiente Inoxpran prima e Carrera poi, hanno trovato la qualità del suo lavoro e la serenità giusta per valorizzarsi pienamente.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy