10 aprile 1994 - Settimana Ciclistica Bergamasca

A Rodengo Saiano (Brescia) si disputa la terza tappa lungo un circuito di tredici chilometri ripetuto dieci volte. Lo strappo delle "Casotte" si propone come trampolino di lancio. Il colombiano Montana, nei primi giri affrontati dal gruppo compatto, transita in prima posizione. Al 62° chilometro si avvantaggiano 19 corridori: Montana, Rodriguez, Baronti, Barbagli, Santoromita, Giacomazzi, Savoldelli, Orlandi, Rossi, Molteni, Traversoni, Lafis, Kissilitsa, Raffaele, Docenko, Mayer, Kalemba ed il leader della classifica Tonkov. Vantaggio massimo 1'22". Il gruppo riesce, tuttavia, a ricucire lo strappo. Nel frattempo si scatena un temporale; sulla corsa si abbattono violenti rovesci di acqua, la temperatura precipita sugli zero gradi; a rendere ancora più difficoltosa la marcia dei corridori ci si mette anche il nevischio. La direzione di corsa, d'intesa con il collegio di giuria, decide di accorciare il percorso di due giri (vengono tolti poco più di 26 chilometri). Si attende l'arrivo del gruppo compatto, ma a otto chilometri dal traguardo, sull'utlimo strappo, forzano i tempi Belli e Faresin che riescono a fare il vuoto. I due portacolori della Lampre irrompono sul traguardo e Wladimir Belli ottiene il primo successo da professionista strappando la maglia di leader al compagno di squadra Tonkov. Il gruppo giunge nella scia dei fuggitivi (ritardo di 17") e Lombardi ottiene la terza posizione. La "Settimana Bergamasca" è più che mai nelle mani della Lampre con Guerini (Navigare) comunque in agguato. Si conferma tra i migliori Savoldelli mentre a Brignoli va l'oscar della sfortuna. Sbatte contro una vettura parcheggiata sul ciglio della strada, sfonda il parabrezza e, seppur vistosamente sanguinante, prosegue la gara.
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