Storia di Roberto Heras Hernandez

Dopo buoni risultati tra i dilettanti Roberto Heras passa professionista nel 1995, ingaggiato dalla Kelme. Subito dimostra grandi doti di scalatore e nel 1997 vince la sua prima tappa alla Vuelta di Spagna classificandosi 5° in classifica generale. Nel 1998 si ripete alla Vuelta con una tappa e il 6° posto in classifica generale. Nel 1999 è protagonista anche sulle strade del Giro d'Italia, vince la 21° tappa con arrivo ad Aprica e si classifica 5° a 7'47" da Ivan Gotti.
Nel 2000 impressiona in salita anche al Tour de France e conclude al 5° posto a 11'50" da Lance Armstrong. A settembre vince per la prima volta la Vuelta di Spagna conquistando anche due vittorie di tappa. Proprio l'americano lo vuole in squadra per l'anno successivo e nel 2001 Roberto passa alla US Postal con cui corre il Tour de France in qualità di spalla di Lance: lo deve proteggere ed aiutare soprattutto nelle tappe in salita. Dopo il Tour Heras ha via libera e disputa la Vuelta da protagonista conquistando il 4° posto finale.
Negli anni successivi la storia si ripete; Roberto ha carta libera durante la stagione, ma al Tour deve fare il gregario di Armstrong. Al Tour entra nei 10 nel 2002 (9° posto a 17'12" da Armstrong) ma è alla Vuelta di Spagna che Roberto diventa il leader assoluto. Nel 2002 è secondo (con due vittorie di tappa) e nel 2003 primo (con una vittoria). A fine 2003, stanco di fare il gregario, abbandona la US Postal e passa alla Liberty Seguros. Nel 2004 si presenta con la nuova maglia al Tour de France, ma non riesce ad essere protagonista e si ritira. Successivamente si presenta come uomo da battere alla Vuelta ed ottiene la sua terza affermazione in patria. In molti pensano che le pressioni dei mass-media (molto più presenti in Francia ed in Italia rispetto che in Spagna) influiscano negativamente su di lui: così forse si spiega anche il disastroso Tour de France 2005 (45° a più di un'ora e mezzo da Armstrong).
Alla Vuelta Heras è di nuovo protagonista e trionfa diventando l'unico ciclista ad aver vinto per 4 volte questa corsa (terza volta consecutiva). Questo record dura soltanto due mesi perché a novembre risulta positivo alle controanalisi relative ad un controllo antidoping effettuato nelle ultime tappe della Vuelta, perciò è squalificato e la vittoria viene assegnata al secondo classificato Denis Menchov.
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