10 agosto 1946 - G.P. de Bassecourt

Il Gran Premio Ciclistico Stella, organizzato dal Velo Club Bassecourt nel Giura Svizzero, può essere considerato come un preludio ai campionati mondiali in quanto vi partecipano numerosi corridori già selezionati per i mondiali. Fra i partenti gli italiani Bartali, Bini e Giulio Rossi, i francesi Vietto e Teisseire, l'olandese Vooren e i belgi Kint, Schotte, De Predhomme e Van Steenberghen e i lussemburghesi Clemens e Majerus, ai quali daranno battaglia i migliori professionisti svizzeri.
La corsa è molto difficile, perchè i 231 km del percoso comprendono numerose salite, ma soprattutto strade dal fondo sconnesso e polveroso. Già nella prima parte le forature sono numerose, ne sono vittime Aldo Bini, che si ritira, il campione del mondo Kint e lo svizzero Leo Weilenmann, colpito anche da insolazione. Poco prima di Bienne un gruppo di sei uomini composto da De Predhomme, Van Steenberghen, Vooren, Amberg, Litschi e Maag fugge improvvisamente e transita a Neuchatel con 5'35" di vantaggio sul gruppo guidato da Gino Bartali. Ha qui inizio la salita di 16 km che conduce alla Veu des Alpes a 1288 metri di altezza. Dal gruppo parte deciso Gino Bartali, che sulla lunga salita produce un notevole forcing. In cima al colle transita primo lo svizzero Amberg seguito a 1'40" da Maag, a 4' dagli altri quattro corridori del gruppo di testa e a 4'15" da Bartali, che ha piantato in asso tutti i compagni. Nella successiva discesa su Chaux-de-Fond e poi nella salita su Cibourg, Bartali riduce sempre di più il suo distacco e raggiunge uno dopo l'altro tutti i corridori anche perchè Amberg ha dovuto fermarsi per una rottura della ruota libera.
In testa ci sono così sei uomini, De Predhomme, Van Steenberghen, Vooren, Amberg, Litschi e Bartali mentre lo svizzero Maag ha perso contatto. Nei successivi chilometri di saliscendi vicino alla frontiera francese le forature colpiscono alcuni corridori del gruppo di testa, in particolare gli svizzeri, e così al passaggio a Bassecourt sono soli in testa Bartali e l'olandese Vooren, la vera rivelazione della giornata.
Poco dopo sul piano i due battistrada sono raggiunti dal campione svizzero Knecht e dal belga Schotte, ed i quattro attaccano l'ultima durissima salita del Pichoux. Già dopo un chilometro Bartali scatta deciso e pianta in asso il terzetto per terminare la sua splendida cavalcata, applaudito da una folla enorme, con un vantaggio di quasi 8' sul secondo classificato, lo svizzero Weilenmann Gottfried.
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