Storia di Francesco Bellotti

Francesco Bellotti, veronese, classe 1979, inizia a correre nel 1992 sulle orme dei due fratelli più grandi, Patrizio e Luciano. La passione per il ciclismo era già un "vizio" di famiglia. Suo padre Flavio, infatti, è da sempre un grande appassionato di bici, nonché ciclista amatore, tifoso e amico di Francesco Moser ed è per questo che i genitori decidono di chiamarlo Francesco.
I primi anni non sono facili. Fisicamente è molto piccolo rispetto agli altri e i successi non arrivano. Poi inizia a seguire i consigli del fratello Patrizio, continua ad impegnarsi e lo sviluppo fisico completa i suoi sforzi facendo arrivare anche le prime vittorie.
Dopo che nelle categorie giovanili ha difeso i colori dell'Ausonia di Pescantina, da dilettante corre per il Pedale Veloce Carpi, Sintofarm, Aqua MG e Mantovani. Buon passista-scalatore, pur non ottenendo molte vittorie, passa professionista nel 2003 con la Mercatone Uno-Scanavino diretta da Marino Amadori.
E' un salto enorme, le difficoltà sono tante ma fra i compagni di squadra ha uomini di esperienza come Roberto Conti, Fabiano Fontanelli e soprattutto Marco Pantani. Già all'esordio ottiene buoni piazzamenti come a Lugano, terza gara da prof, dove arriva sesto. Dopo qualche altro buon risultato, comincia un periodo da dimenticare e la stagione finisce con l'abbandono della Mercatone Uno. Nel 2004 passa al Team Barloworld - Androni Giocattoli e arriva ad un passo dal primo successo da prof con il secondo posto al Gp Industria e Commercio di Prato dietro il belga Nuyens. E' nel complesso una buona stagione e per il 2005 gli si presenta l'occasione di passare alla squadra francese Credit Agricole. Non ci pensa due volte ed emigra in Francia. L'inizio è difficile soprattutto perchè durante la preparazione è costretto ad uno stop di quasi due mesi per un problema al ginocchio. Poi risolto il problema rientra alle corse in primavera ed è subito brillante. Partecipa al Giro d'Italia e lo conclude con un ottimo 36° posto, al quale fa seguito un altrettanto buon 16° posto al Giro di Svizzera. Successivamente è 8° al Campionato Nazionale e, dopo aver saltato il Tour de France, ad Agosto sfiora la vittoria piazzandosi 2° in una tappa del Tour de l'Ain (7° nella generale). Si merita la convocazione per la Vuelta di Spagna, anche se poi è costretto al ritiro. Nel 2006 inizia la sua seconda stagione in Francia, e quarta fra i professionisti, con la convinzione di ben figurare al Giro d'Italia, suo obiettivo primario, e alla ricerca della prima affermazione della sua carriera professionistica.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy