Storia di Oscar Egg

Campione estremamente eclettico come dimostrò nel '14 quando dopo essere finito 3° nella Sei Giorni di Parigi, arrivò poi 4° nella Parigi-Roubaix, vinse la Parigi-Tours e a distanza di 24 ore stabilì il record mondiale del chilometro con partenza lanciata (in 1'10"2) e il record dell'ora con km 44,247 (che aveva stabilito già nel '12 con 42,360 e nel '13 con 43,525). Dopodiché prese il via nel Tour de France che concluse al tredicesimo posto aggiudicandosi le due tappe-maratona Brest-La Rochelle di km 470 e La Rochelle-Bayonne di km 379. Nella stessa stagione conquistò pure i titoli di campione svizzero sia su strada che di velocità battendo il grande Kaufmann. Per completare il quadro bisogna ricordare che, oltre a vincere un Gran Premio di Pasqua di velocità davanti a Ellegaard, fu imbattibile nelle prove d'inseguimento perdendo una sola volta da Reg McNamara che sulla pista di Newark lo raggiunse al termine di uno scontro memorabile. Brillò pure nel mezzofondo: dopo essere stato respinto come partecipante alla Bordeaux-Parigi del '24 sfidò Leon Georget dietro motori nel Bol d'Or a Montrouge e lo vinse stabilendo il nuovo record con km 936,922 nelle 24 ore. A proposito di record, li ha ottenuti in tutte le distanze: 500 metri, chilometro, 5, 10, 30, 50, 100 chilometri e ora. E' stato protagonista di feroci polemiche con chi lo voleva battere; se con Berthet duellò su pista, per non essere superato dall'olandese Van Hout fece rimisurare la pista di Roermonds in maniera irregolare sicché il record non venne omologato e quando si accertò la verità il primato di Van Hout non venne più inserito poiché, nel frattempo, Maurice Richard aveva già portato il limite a 44,777 sotto l'occhio attento e inquisitore dello stesso Egg. Anche nel '12 per non farsi detronizzare dal tedesco Weise fece rimisurare la pista sulla quale lui stesso aveva stabilito il primato (Buffalo), risultò più lunga e la cosa gli consentì di restare recordman dell'ora.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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