Storia di Johan De Muynck

Nonostante il fisico non eccezionale possedeva le caratteristiche del corridore completo, adatto alle gare a tappe anche perché se la cavava piuttosto bene in salita. Con queste qualità era riuscito ad andare molto vicino alla vittoria nel Giro d'Italia del '76: però una caduta nella tappa di Bergamo lo attardò, favorendo Gimondi, il quale si aggiudicò quella frazione e, per 19" di vantaggio sul belga, anche il terzo Giro d'Italia della sua carriera. Però la vittoria era solo rinviata: due anni dopo, nel '78, vinta la tappa di Cascina con una fuga a sorpresa e indossata la maglia rosa, seppe resistere a tutti gli attacchi conservando alla fine 59" di vantaggio su "Gibì" Baronchelli, del quale sfruttò l'attacco nella tappa di Canazei. Nel '76 si era aggiudicato anche il Giro di Romandia.
Probabilmente con un pizzico di carattere in più avrebbe potuto avere un palmares più ricco rispetto alle ventitre vittorie complessive in 13 stagioni da professionista. Da ricordare che nel '72 subì una grave frattura del cranio per una caduta durante il Giro del Nord.
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