Storia di Claudio Corti

Una carriera all'insegna della contraddizione la sua. Ha toccato le massime vette da dilettante mentre da professionista è stato sul punto di essere accantonato, poi è risorto pur senza toccare quei vertici raggiunti tra i puri.
Strepitosa la stagione '77 che lo vide campione del mondo e d'Italia, trionfatore nel Trofeo Stadio e vincitore irresistibile di una ventina di grandi prove, per cui il suo passaggio tra i professionisti venne salutato come l'avvento di un "uomo nuovo". Fu invece solo delusione sia per la Zonca-Santini che se l'era assicurato che per la Sammontana che lo ingaggio per due anni. Solo un Trofeo Branzi a Firenze nel '78 e un Giro del Friuli nell'80 furono le vittorie ottenute in sei stagioni. Esplose nell'estate '84 quando, dopo le vittorie nel Giro del Friuli, nella Cronoscalata di Frasassi e nel Circuito di Bergamo, offrì una grandissima prova nel Campionato del Mondo a Barcellone allorché per essere rimasto troppo a lungo legato al carro del suo capitano Argentin avviò tardivamente la rincorsa a Criquielion e dovette accontentarsi di un pur grandissimo e soddisfacente secondo posto. Ritornato così fra i big passò alla Supermercati Brianzoli riuscendo ad aggiudicarsi per due anni consecutivi la maglia tricolore (Giro del Veneto '85 e Giro di Toscana '86), vincendo il Giro dell'Umbria, quello di Romagna e il Gran Premio di Camaiore; si è ben comportato pure nel Campionato mondiale '85 (11°) e nell'86 (vittoria di Argentin a Colorado Springs). Ha colto un eloquente quinto posto nella classifica finale del Giro d'Italia nell'86 pur essendosi prodigato per Moser e Baronchelli. Nell'87 è riuscito a registrare al suo attivo soltanto la tappa di Pejo e la vittoria finale del Giro del Trentino a causa di una malattia che ne ha ridotto l'attività. L'anno successivo ('88) il suo ultimo successo nella Coppa Sabatini e poi l'ultima stagione ('89) con la Chateau d'Ax.
Nel 1990 sale sull'ammiraglia alla guida della Chateau d'Ax e quindi alla Polti. Nel 1995 svolge il compito di Direttore Organizzativo dell'Agsc (Associazione Gruppi Sportivi Ciclismo) e dal 1997 ritorna sull'ammiraglia con la Saeco.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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