Storia di Battista Pietro Giovanni Giuntelli

Battista Giuntelli nacque a Calliano, in provincia di Asti, il 26 maggio 1900.
Da bambino si trasferì a Tonco, con i genitori che avevano una casa di proprietà; il padre gestiva un'attività di lavorazione del gesso coadiuvato da altri familiari.
Battista manifestò già dall'infanzia predisposizione per la bicicletta: per questo i nonni recuperarono una vecchia bicicletta, da tempo dimenticata, e gliela regalarono. Al colmo della felicità, Battista balzò in sella e, da quel momento, non se ne separò più.
I compaesani rimasero stupiti nel vedere quel ragazzino correre con tanta gioia per le vie del paese: alcuni appassionati di ciclismo, accorgendosi della sua tenacia, gli consigliarono di dedicarsi alla carriera sportiva. Battista fu incoraggiato da quelle parole e le sue particolari qualità emersero non appena partecipò alle prime competizioni agli inizi degli anni '20 del novecento. Oltre a distinguersi, vinse e conquistò un eccellente secondo posto al Campionato Italiano dilettanti del 1924.
Il passaggio al professionismo fu pressoché immediato; infatti, proprio l'anno successivo, in una delle sue prime gare in quel ruolo, il Giro di Lombardia, tra le prove più importanti del professionismo italiano, ebbe un grande successo: un 2° posto, alle spalle del grande campione Alfredo Binda.
Da quell'anno, partecipò a molte delle competizioni in calendario; ne citiamo alcune: la Milano-Sanremo, il Giro del Piemonte, la Milano-Modena ecc.
Fu sponsorizzato da grandi società, quali l'Atala e la Bianchi; per quest'ultima correva anche il campione Domenico Piemontesi: tra i due nacque una bella amicizia, che continuò al di fuori dell'ambiente sportivo.
L'amore per la bici da corsa portò Battista anche in Spagna, nel 1927, dove prese parte alla "Volta a Catalunya" e, in 3 tappe su 8, conquistò le primissime posizioni: 5° posto nella 2° tappa, 4° posto nella 4° tappa e 6° posto nella 7° tappa.
Si distinse molto bene in uno dei 3 Giri d'Italia a cui partecipò: parliamo di quello del 1928, dove su un totale di 12 tappe e un percorso di 3044 km, riuscì, nel finale, ad avere un discreto piazzamento: terminò al 24° posto, su una compagine di 298 corridori, che partirono in quel Giro.
In quegli anni ricchi di gloria, disputò parecchie competizioni con il fratello minore Marco, al quale era legatissimo, e la partecipazione a quasi tutte le gare ciclistiche dell'epoca contribuì a lasciare un grande ricordo di lui, dal punto di vista sportivo ed umano.
Visse per molti anni in Francia, dove fu ancora corridore, ma si dedicò anche all'attività commerciale di cicli, con la collaborazione del fratello Marco.
Successivamente, ritornò ad Asti ed aprì una bottega di cicli, dove, oltre ad essere rivenditore di marchi prestigiosi, iniziò a produrre biciclette recanti il suo cognome, che, tuttora, alcuni estimatori conservano tra i loro cari ricordi.
Sappiamo che, ancora oggi, dove si rievoca il grande ciclismo del passato, Battista Giuntelli detiene un posto di tutto rispetto.

inviato dai Fans del Toro
Articolo inviato da: Gli amici degli Indimenticabili fratelli (Piemonte-Lombardia)
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